Il video della sua sfuriata ha fatto il giro del mondo. E di certo non gli ha fatto bella pubblicità, soprattutto perché lo scenario è quello super internazionale delle Olimpiadi di Tokyo. Fabio Fognini, tennista azzurro, durante la partita degli ottavi del torneo di tennis contro il russo Medvedev, si è auto-insultato dopo una serie di colpi senza successo, gridando due volte di seguito «sei un frocio!». Ma non è finita qui, perché pochi istanti dopo si è rivolto in maniera piuttosto nervosa anche alla raccattapalle che era lì vicino a lui.
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Poi le scuse: «Una sciocchezza, amo la comunità Lgbt»
Poi, riacquistata la tranquillità, si è scusato con la comunità LGBT. Tensione, caldo, frustrazione: questi i motivi alla base del brutto sfogo di Fognini, che nello stesso sfortunato match ha lanciato per due volte la racchetta e ha discusso animatamente con il giudice di sedia Ramos per una seconda di servizio di Medvedev non chiamata fuori. Inchiodato dai video che hanno fatto il giro dei social e che lo riprendevano mentre gridava l'insulto omofobo contro se stesso aggiungendo «le devi tirare sopra la rete», Fognini, nella notte di Tokyo, ha utilizzato gli stessi social per scusarsi con la comunità LGBT, che difende i diritti di gay, lesbiche, bisex e transgender: «Il caldo dà alla testa! Nel match di oggi ho usato un'espressione davvero stupida verso me stesso.
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