La qualità offensiva del Sassuolo premia i ragazzi di Dionisi, che bagna il debutto in A con una bella vittoria per 3-2 al Bentegodi. Un successo risicato in una gara in cui gli episodi hanno avuto un ruolo fondamentale. Il Verona con Kalinic sbatte contro la traversa, Raspadori invece non fallisce. Ci pensa poi la Var con l'espulsione di Veloso a far pendere la bilancia tutta a favore degli emiliani. Ma il Verona ha cuore e un super Zaccagni nel motore e la tiene aperta sino allo scadere. Una partita bellissima con un Sassuolo vincente ma un Verona mai domo. Di Francesco sceglie Hongla per Tameze e Casale per Faraoni infortunato e non convocato. Dionisi non ha Berardi anche egli non convocato e opta per Djuric e Raspadori alle spalle di Caputo.
È il Verona che fa la partita.
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Il Verona è definitivamente al tappeto anche perché Di Carmine, dentro da poco, spreca malamente un suggerimento di Barak ciccando il pallone a pochi passi da Consigli. Ma l'Hellas non muore. Filtrante per Zaccagni che ruba il tempo a Toljan che lo spinge. Rigore che lo stesso centrocampista romagnolo realizza. Gara che si riapre per pochi minuti. A richiuderla la qualità offensiva del Sassuolo decisamente più determinante rispetto a quella del Verona. Il destro a giro di Traore è potente e preciso, Pandur tocca ma si inginocchia per la terza volta. Una prodezza di uno scatenato Zaccagni tiene aperta la gara sino al sesto minuto di recupero. Vince il Sassuolo ma il Bentegodi applaude un coraggioso Verona.