Piatek su rigore: il Milan soffre ma supera il Verona 1-0

Piatek su rigore: il Milan soffre ma supera il Verona 1-0
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Domenica 15 Settembre 2019, 19:06 - Ultimo aggiornamento: 23:20

Il Milan di Giampaolo? Attendere, prego. Dalla cintola in su, il Diavolo è ancora un'idea «in progress», pure troppo. Mancava poco perché, al Bentegodi, pure la miglior difesa di serie A del 2019 (fanno 17 gol subìti in 22 gare) cadesse nel tranello agonistico del Verona di Juric: Zaccagni murato da Donnarumma, Verre che sfiora l’eurogol e colpisce il palo, Veloso che in extremis non trova il pertugio su punizione. Considerato che il Milan se l’è giocata con l’uomo in più per 70 minuti, concedendosi il lusso di mandare Silvestri all'intervallo con i guantoni intonsi, l’idea che al rigore di Piatek potesse replicare uno dei mastini veronesi ritrae fedelmente quanto, a oggi, il progetto del nuovo corso sia indietro. Confermata la linea a quattro davanti a Donnarumma, in casa dell’Hellas neopromosso — che già contro il Bologna aveva giocato bene anche in dieci contro undici — Giampaolo ha cercato qualche altra chiave di volta, fra centrocampo e attacco: alla prima voce, arruolando subito il recuperato Biglia (benino); alla seconda, piazzando Paquetà (male) più avanti a ridosso di Piatek. Eppure, l’affidabilità della vecchia guardia si specchia tuttora nel solo Suso, unico ad accendere fantasie, inondando l’area di cross, cercando di aiutare un Piatek che s’è sbloccato, sì, ma su rigore, e dopo aver vanamente provato a collegarsi sull’onda dei rifinitori. O qualcosa non va, o il Milan del presente dimostra quanto il calcio di Giampaolo, complesso, meccanizzato, sia un linguaggio che s’impara col tempo, specie in un macrocosmo delicato come quello di una big. In ogni caso, il nuovo corso continua a vivere poco o niente sui volti nuovi. Fuori pure Bennacer, a Verona s’è visto nella ripresa il neoarrivo Rebic: per impatto sul match ha provocato interessanti correnti, nella zona offensiva sinistra, e in vista del derby con l’Inter, assieme all’esultanza liberatoria di Piatek, è l’altra piccola buona notizia, sponda rossonera, della serata. 


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