La mamma Stefania: «Valentino mi ha detto: smetto. Io ho cambiato discorso. E ora? Magari diventerò nonna»

La mamma Stefania: «Valentino mi ha detto: smetto. Io ho cambiato discorso. E ora? Magari diventerò nonna»
La mamma Stefania: «Valentino mi ha detto: smetto. Io ho cambiato discorso. E ora? Magari diventerò nonna»
di Gianluca Murgia
4 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Agosto 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 18:20

Mamma Stefania Palma, alle 18 passate, è ancora nel suo ufficio del Comune di Tavullia, settore Lavori Pubblici. «La conferenza di Vale mi è piaciuta, ancora una volta mi ha stupito» racconta con un filo di emozione che le fa vibrare, impercettibilmente, le vocali. «Lo sapevo, sapevo tutto... Eppure mi stupisce sempre il modo positivo e l’amore con cui affronta il suo lavoro».

L’ultimo show di Valentino: «Smetto, è stato bellissimo. Decisione difficile ma giusta anche se Luca voleva correre con me»

 
Reazioni a caldo?
«Mi hanno chiamato diverse amiche in lacrime».
Cosa le dicevano?
«E adesso come si fa? Nessuna ci credeva quando confidavo loro, nei mesi scorsi, che probabilmente era arrivata l’ora. Ma sa che le dico? Anche se si è parlato di una cosa così difficile, come il ritiro, è stato un bel momento».
Per Tavullia, e probabilmente mezzo mondo, oggi è un giorno triste. 
«Vale smette con questo mondo che era la nostra vita quotidiana. Ci sono riti che abbiamo sempre fatto, condiviso e ripetuto senza mai pensare che un giorno potesse finire tutto».
C’è un po’ di tristezza anche per lei... 
«Lui è diventato un uomo, io molto più grande di lui. Si sa che arrivano questi giorni, si sa... Sono triste perché è finita una parte di vita che resterà sempre con noi. Però la cosa bella è quando puoi anche progettare altro e hai sogni da realizzare. Questo è solo un passaggio, come quando finisce la scuola. E questa possibilità non è data a tutti».
Da quando lo sapeva?
«Già dalla prima gara di questa stagione: Vale mi ha detto una frase che ora non posso ripetere e lì ho capito che il percorso di questa decisione era iniziato ed è arrivata a conclusione venerdì. Ci ha pensato fino all’ultimo».
Secondo lei è la decisione giusta?
«Quando capisci che è arrivato il momento prendi e vai. Devi farlo, anche se in cuore tuo non vorresti».
Doveva farlo prima?
«Non ci pensavo... Ma quando dal primo garage è andato al secondo, l’unico sogno rimasto è che Yamaha lo supportasse come Quartararo» 
Domanda facile: si aspetta che ora, a 42 anni, si sposi e le regali un nipotino?
«Mi aspetto grandi sogni. Guardi, una collega, qui in Comune, mi ha detto ieri che diventerà nonna... Potrebbe capitare anche a me anche se con Vale non ne abbiamo mai parlato».
Magari ora avrà un po’ più di tempo libero da dedicare a famiglia e affetti.
«La vita deve essere affrontata con intelligenza, poi si fanno le scelte. Valentino, in tutte le cose che ha fatto, ha messo il cuore e la sua fantasia. Mi aspetto anche ora qualcosa del genere».
La sua vita ruoterà sempre intorno ai motori. Sceso dalle moto (ufficiali) ha già fatto sapere che intende correre sulle auto. Una fine, probabilmente, non ci sarà mai.
«Le posso dire che già adesso si allena sulla postazione che ha in casa, che riproduce un’auto da gara, e si collega in tutto il mondo per gareggiare online».
Con Francesca Sofia Novello la storia procede, da quel che si vede, benissimo. Lei e i suoi amici di sempre, in vacanza in Croazia, devono probabilmente averlo aiutato, fino in fondo, nella decisione più sofferta.
«Penso che la vita di coppia è un altro regalo che la vita può donare. Spero abbia trovato finalmente la sua metà».
Quando vi siete sentiti l’ultima volta?

«Mercoledì sera ma non ho risposto bene. Sono rimasta fredda, potevo essere più affettuosa. Mi ha detto “domani faccio una conferenza in cui annuncio il ritiro...” e io ho fatto cadere la conversazione».
Ha avuto la certificazione che stava finendo un’era.
«La fine di una momento, di una storia. Ma sono stata contenta che l’abbia detto adesso, perché ci sono ancora diverse gare che ci possiamo godere». 
Tra le quali Misano.
«Sì, sarà la festa di casa. Dal mio ufficio (con vista Fan Club, ndr) vedo i tifosi che da anni lo seguono e lo amano. È una bella cosa».
E poi? Da tempo, per esempio, si parla di un museo dedicato a Valentino Rossi. Attirerebbe migliaia di tifosi.
«Di sogni ce ne sono ancora tanti. Il museo? Credo che abbia in mente qualcosa di più movimentato. Il Yellow Park, aperto pochi giorni fa, è un esempio». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA