Francesco Totti: «Aiuterò la Roma
da dirigente come ho fatto da calciatore»

Foto Mancini
Foto Mancini
2 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Luglio 2017, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 19:17
ROMA - Lunga chiacchierata con Francesco Totti a RomaTv.
Da dove cominciamo?
Inizierei dalla fine. Dal 28 maggio del 2017. Per me è un giorno storico, importante, che mi ha colpito tantissimo. Un giorno particolare che terrò sempre con me stesso, sarà difficile spiegare le sensazioni e le emozioni provate quel giorno.
Ora inizia un’altra parte…
E’ finita quella da calciatore, ora inizierà quella più importante da dirigente, sperando di fare quello che ho fatto nel campo verde.
E’ stato bello giocare…
E’ la mia passione, il calcio è tutto. Fare amicizie, fare gol e divertirmi. E’ una cosa che tocca qualunque cosa importante del mio corpo.
Quel 28 maggio infinito…
Non l’avrei mai terminata quella partita. Era troppo importante, emozionante. Ha racchciuso 25 anni di storia con la Roma. Il campo mi ha dato tanto ed ho cercato di dare tutto alla gente. Ora il mio lavoro principale, ora diventa una cosa diversa, ma con la stessa testa e lo stesso spirito. Avendo tanta esperienza calcistica posso dare una grande mano.
Da dove si riparte ora?
Dall’inizio. Inizia una nuova fase, una nuova avventura. Ho preso tempo per pensarci e riflettere, col tempo mi servirà veramente per capire e entrare passo dopo passo in questa società, con serenità e tranquillità per capire il ruolo ch emi si addice. Mi metterò a 360 gradi, dal settore giovanile al Presidente. Non so quanto ci vorrà per consacrarmi. Ho la possibilità di lavorare con la Roma, con Monchi, con Pallotta, con Baldissoni e Di Francesco. Ho l’opportunità di conoscerli, chi più e chi meno, abbastanza bene. Il tempo servirà a quello. Quando cambi tipo di lavoro entri in punta di piedi per conoscere l’ambiente, io ho la fortuna che l’ambiente Roma già lo conosco, perciò i dubbi sono nel capire cosa voglio fare da grande.
© RIPRODUZIONE RISERVATA