Tessera del tifoso, torna l'obbligo dopo le tensioni con il Genoa: gli ascolani non vanno a Cosenza

Tessera del tifoso, torna l'obbligo dopo le tensioni con il Genoa: gli ascolani non vanno a Cosenza
Tessera del tifoso, torna l'obbligo dopo le tensioni con il Genoa: gli ascolani non vanno a Cosenza
di Matteo De Angelis
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Venerdì 16 Dicembre 2022, 04:20

ASCOLI Appena una decina i biglietti acquistati fino a ieri sera dai tifosi dell’Ascoli in vista della trasferta di domenica pomeriggio al San Vito-Marulla contro il Cosenza. La distanza sicuramente non aiuta, considerate le quasi sette ore di viaggio necessarie per completare in auto il percorso di circa 670 chilometri che divide le Cento Torri dal capoluogo calabrese, ma a frenare la vendita dei biglietti sono state soprattutto le limitazioni imposte per la trasferta nella tana dei Lupi.  


Vendita a rilento 


Perché se l’obbligo di acquisto del tagliando esclusivamente nel settore ospiti per tutti i residenti in provincia di Ascoli era pressoché scontato (il prezzo è di 14 euro e il circuito di riferimento VivaTicket), la successiva decisione presa dal Gos ha fatto storcere il naso ai più: senza Tessera del Tifoso non si potrà infatti entrare nello spicchio riservato ai supporters bianconeri. Una decisione che penalizza, e non poco, i tifosi dell’Ascoli. E presa anche a seguito di quanto accaduto la scorsa settimana al Del Duca, in occasione del match contro il Genoa. Tra il settore ospiti occupato da circa 500 supporters rossoblù e la Curva Nord bianconera si sono vissuti alcuni momenti di tensione, causati però da un fitto lancio di fumogeni (almeno una decina) partito proprio dalla tifoseria ligure. Senza considerare che, per non farsi mancare nulla, i sostenitori del Genoa hanno anche divelto alcuni seggiolini del settore loro riservato. 


E se poi alcuni tifosi bianconeri hanno “reagito”, lanciando nuovamente dalla parte degli ospiti i fumogeni partiti proprio da quel settore, suonano comunque strane le differenti misure adottate per le imminenti gare di Ascoli e Genoa. Restrizioni per i tifosi del Picchio a Cosenza, vendita libera per quelli rossoblù per il big match casalingo contro la capolista Frosinone. Resta da capire se, almeno per la successiva trasferta contro il Bari, vi saranno limitazioni anche per i sostenitori del Grifone, perché il rischio è che l’obbligo della Tessera del Tifoso per i tifosi dell’Ascoli possa essere riproposto anche ad anno nuovo: domenica 15 gennaio, alle ore 16:15, si apriranno il 2023 e il girone di ritorno con il viaggio al Liberati contro la Ternana.

Una gara molto sentita per la vicinanza geografica tra i capoluoghi di Marche e Umbria e che darà il via alla seconda e decisiva parte di campionato. 


Qui Cosenza 


Prima di pensare al nuovo anno però, c’è da restare concentrati sul Cosenza. Perché mentre ai tifosi bianconeri sono state imposte delle limitazioni, i supporters rossoblù sono stati invogliati a recarsi al San Vito. Grazie all’iniziativa “Porta un amico in Curva”, ogni tifoso che acquisterà un biglietto per una delle due Curve, la Nord “Catena” o la Sud “Bergamini”, potrà richiedere l’emissione di un ulteriore tagliando omaggio per un’altra persona. Sarà inoltre garantito l’accesso gratuito in curva anche ai ragazzi under 14 iscritti alle scuole calcio, alle associazioni sportive di altre discipline e alle associazioni di volontariato della provincia di Cosenza. Per sentire ancor più la vicinanza dei propri tifosi, il Cosenza ieri ha svolto una seduta di allenamento a porte aperte. Tra le buone notizie per il tecnico William Viali c’è il rientro in gruppo del difensore Martino, mentre è sulla via del recupero l’attaccante Butic. A forte rischio invece il centrocampista Calò, che ha accusato un risentimento alla coscia nei giorni scorsi. Out pure Gozzi, che sta proseguendo la propria fase terapeutica. Da valutare infine le condizioni di Florenzi, che ieri ha abbandonato anzitempo la seduta di allenamento: non il modo migliore per festeggiare la convocazione allo stage natalizio arrivata da parte del ct della Nazionale, Roberto Mancini.


Consiglio Lega B 


Intanto il Consiglio della Lega B ha richiesto alla Federazione una riforma a 360° dell’intero sistema calcio. Obiettivo quello di ridare competitività e sostenibilità a tutto il movimento: tra le richieste figura la volontà di dar seguito alla riforma dei campionati, professionistici e non, ma anche una flessibilità contrattuale da prevedere in caso di retrocessione, per contenere i costi e la sostenibilità economica dei tornei. 
 

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