Tardella e la Maceratese che verrà
«Bucchi resterà se andremo in B»

La presidente Maria Francesca Tardella un anno fa durante la festa per la promozione in Lega Pro
La presidente Maria Francesca Tardella un anno fa durante la festa per la promozione in Lega Pro
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Giovedì 5 Maggio 2016, 18:25 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 22:08
MACERATA - Se il futuro di Cristian Bucchi sarà scevro di sirene dalla Serie B (ipotesi Perugia su tutte) dipenderà anche dall’esito di questa stagione. Lo ha già detto il mister la scorsa settimana e lo ha ribadito Maria Francesca Tardella in un’intervista a “Radio Milan Inter”. «In caso di una miracolosa promozione, lasceremmo certamente la guida tecnica a Bucchi - ha dichiarato la presidente della Maceratese - L’anno scorso abbiamo vinto il nostro girone di Serie D da imbattuti. Risultato forse unico a livello europeo. Nonostante questo, però, ho cambiato tutto per adattare la nuova squadra a una categoria completamente diversa. A mio modo di vedere, quando si fanno salti di questo tipo, squadra che vince in realtà si cambia, mantenendo una filosofia improntata verso i giovani». 
Intanto però è rimasta la partita interna di domenica prossima contro il Santarcangelo per finire la stagione regolare, poi saranno playoff. Ad oggi l’accoppiamento dice Pisa in trasferta. «Se deve essere Pisa-Maceratese, mi auguro che non sia una gara tattica come lo scontro diretto del ritorno - ha dichiarato Tardella - Vorrei vedere un match a viso aperto tra due grandi squadre. Il Pisa potrà contare sul suo eccezionale blasone e su un allenatore di altissimo livello, ma noi faremmo di tutto per eliminarlo. Gattuso è un grandissimo tecnico, ma considero altrettanto bravo il nostro mister Cristian Bucchi. Non è un caso se abbiamo fatto 1-1 a Pisa e 0-0 Macerata, ma nell’eventuale duello ai playoff qualcuno dovrà pur prevalere. Mi auguro che il vincitore non debba passare dai supplementari o, peggio, dai calci di rigore. Lo stimolo di andare a giocare di nuovo all’Arena Garibaldi è assolutamente fortissimo per una piccola realtà come la nostra». 
Se l’avversario non dovesse essere il Pisa, la presidente ha dato uno sguardo anche ad altre realtà che si potranno incontrare. «Il Foggia gioca un grande calcio - l’analisi della Tardella - Ho seguito di più il girone C, ma a nord ci sono squadre attrezzate e abituate a giocare sotto pressione. Occhio anche alle outsider che, come l’anno scorso, possono fare grandi risultati».
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