Gimbo Tamberi punta in alto: «Voglio saltare ancora 2,40 e il Mondiale»

Gimbo Tamberi punta in alto: «Voglio saltare ancora 2,40 e il Mondiale»
Gimbo Tamberi punta in alto: «Voglio saltare ancora 2,40 e il Mondiale»
di Roberto Senigalliesi
3 Minuti di Lettura
Sabato 31 Dicembre 2022, 03:20

È già concentrato sugli obiettivi del prossimo anno. In primis sui mondiali all’aperto che ancora mancano nella sua ricca collezione di successi. E che quest’anno, ad agosto a Budapest, proverà con tutte le forze a fare conquistare. Gianmarco Tamberi sta programmando con cura la prossima stagione ma trova anche il tempo per tracciare un bilancio su quella passata dove, soprattutto nella seconda parte, è riuscito a saltare molto in alto ottenendo importanti affermazioni. E dove ha centrato un altro prestigioso traguardo: quello delle nozze con la sua Chiara
Tamberi che voto si dà per il 2022? 
«Diciamo 8 e mezzo considerando che è stato un anno molto complicato dal punto di vista fisico nel quale ho dovuto convivere con diversi problemi che inevitabilmente hanno inciso sulle prestazioni».

 
Un anno in cui le soddisfazioni non sono comunque mancate? 
«Ed è questo che è motivo d’orgoglio. Nonostante i problemi non ho mai mollato e sono riuscito a raggiungere risultati importanti: gli Europei all’aperto, il terzo posto ai mondiali indoor, il successo il Diamond League saltando 2,34, una settimana dopo essermi sposato. Sono contento degli ultimi 12 mesi».


Ora i problemi sono risolti? 
«Quello alla coscia oramai è alle spalle mentre è in via di risoluzione quello al ginocchio, per cui hi lavorato tanto per rimettermi completamente in carreggiata. Diciamo che gli allenamenti che svolgo ormai da tempo ad Ancona mi hanno fatto capire di poter esprimermi al massimo delle possibilità nei prossimi mesi». 
Ma è stato un anno importante anche per altri motivi? 
«Certamente. Mi sono sposato con Chiara e ricordo ancora con commozione quel giorno indimenticabile. Poi il viaggio di nozze, altrettanto da favola. Adesso stiamo ristrutturando la nostra nuova casa ad Ancona e speriamo presto di poterla andare ad abitare. Un altro momento significativo è stata la partecipazione all’All Star Game di basket, negli Stati Uniti, altra esperienza indimenticabile».


In tanti si chiedono: chi sarà il nuovo allenatore di Gimbo? 
«Bella domanda ma ancora non ho deciso e quindi non posso dare una risposta. Diciamo che sto vagliando alcune possibilità, in Italia soprattutto ma non solo, ma non ho fretta. Ancora non ho iniziato a saltare e quindi la parte tecnica devo ancora affrontarla. Per il momento mi sono affidato, da ottobre, come preparatore atletico a Michele Palloni che è molto bravo e con cui avevo collaborato anche in passato. Per il resto mi affido al io solito staff oramai di fiducia, dal mental coach al fisioterapista».
Quali sono gli obbiettivi di quest’anno?
«Indubbiamente i mondiali outdoor, che ancora non sono riuscito a vincere in carriera. E poi la Diamond League, con le sue tappe più importanti. Salterò completamente la stagione indoor per concentrarmi appunto sui mondiali di agosto. Le prime gare attorno alla metà di maggio». 
Guardando più lontano cosa vede Tamberi all’orizzonte? 
«La risposta è scontata: le Olimpiadi di Parigi 2024 dove cercherò il bis di Tokyo. Ma ancora è presto per parlarne, sono uno abituato ad affrontare una cosa alla volta e quindi per ora l’obbiettivo è solo sul mondiale di Budapest». 
Come si vede Tamberi fra 5 anni? Ancora in pista oppure... 
«Come detto per carattere sono uno che vive il presente e per ora non ci penso assolutamente. Spero di essere, ma a breve, nella mia nuova casa, in famiglia e pensare a stare bene con me stesso. Dopo Parigi? Faccio lo stesso discorso che avevo fatto per Tokyo: intanto voglio arrivarci e fare bene, poi quello che succederà non mi è ancora chiaro. Potrei smettere ma potrei anche pormi nuovi traguardi e nuove sfide». 
Pensa di tornare a volare molto in alto? 
«Mi auguro proprio di farlo, oltre che vincere. Visto il 2,34 dello scorso fine stagione, con tutti i problemi che avevo avuto, spero proprio di tornare a saltare i 2,40 entro la fine della carriera. Anche questo è un obiettivo che mi stimola. Ma, ripeto, è presto per pensarci. Ora testa e gambe al presente. Ai miei allenamenti ad Ancona, a cui seguiranno a febbraio 2-3 settimane al caldo per affinare la forma. Per ultimo auguro un buon anno a tutti gli sportivi e soprattutto agli anconetani, alla mia città, che mi ha sempre seguito con affetto». 
 

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