Sinisa Mihajlovic esonerato dal Bologna. Saputo: «Saremo sempre al suo fianco». Motta o De Zerbi al suo posto

Per la successione si fanno i nomi di De Zerbi, Motta, Ranieri e Paulo Sousa

Il Bologna esonera Sinisa Mihajlovic: l'allenatore serbo sollevato dall'incarico, l'annuncio a breve
Il Bologna esonera Sinisa Mihajlovic: l'allenatore serbo sollevato dall'incarico, l'annuncio a breve
di Domenico Zurlo
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Martedì 6 Settembre 2022, 18:41

Il Bologna ha esonerato Sinisa Mihajlovic dall'incarico di allenatore della prima squadra. Oggi pomeriggio era in programma un faccia a faccia tra Mihajlovic e la dirigenza a Roma, dove l'allenatore serbo era tornato al termine dei controlli medici programmati a Bologna: i vertici del club sono andati nella Capitale per discutere del futuro, mentre la squadra aveva oggi la giornata libera e riprenderà gli allenamenti domani.

Ed è già totonomi su quello che sarà il successore dell'ex tecnico di Milan e Sampdoria. Il sogno sarebbe Roberto De Zerbi, reduce dall'esperienza allo Shakhtar Donetsk, ma l'ex allenatore del Sassuolo non ha ancora sciolto le riserve. Un altro nome caldo è quello di Thiago Motta, libero dopo l'ultimo campionato allo Spezia. Piace molto Paulo Sousa, ex Fiorentina e ct della Polonia, ma da non trascurare neanche la pista che porta a Claudio Ranieri.

Quattro profili molto diversi l'uno dagli altri: vedremo chi la spunterà.

Al Bologna dal 2019. Dalla malattia alle critiche

L'esonero di Mihajlovic non è un esonero come tutti gli altri: in sella alla guida del club emiliano dal gennaio del 2019, nell'estate dello stesso anno annunciò di aver contratto una forma di leucemia, contro cui combatte ormai da tre anni. Negli ultimi giorni erano aumentate le voci di una risoluzione del contratto o di un esonero per via dei risultati non soddisfacenti della squadra in queste prime cinque giornate di campionato, e anche sui social qualche tifoso lo aveva attaccato imputandogli qualche sconfitta di troppo. Sfoghi che avevano provocato la dura reazione della figlia Viktorija, che su Instagram aveva definito «vergognosi» alcuni commenti che tiravano in ballo anche la malattia del papà.

Saputo: «Decisione più difficile che io abbia mai preso»

«É stata la decisione più difficile che ho preso da quando sono presidente del Bologna», il commento del presidente del Bologna, Joey Saputo. «In questi anni abbiamo vissuto insieme a Sinisa momenti bellissimi e dolorosi che hanno cementato un rapporto non solo professionale ma soprattutto umano. Mihajlovic ha affrontato con coraggio e determinazione la malattia fin dal giorno in cui volle rendere pubblico, in una commossa conferenza stampa, il suo stato di salute. Da allora, nonostante i ricoveri in ospedale e i pesanti effetti delle cure a cui è stato sottoposto, è sempre rimasto vicino alla squadra, sforzandosi al massimo di essere in contatto con i giocatori, di persona o in collegamento, grazie anche alla professionalità del suo staff».

«Il club e la città intera si sono stretti intorno all'allenatore in questa difficile esperienza personale, nonostante Mihajlovic abbia sempre preteso giustamente di essere valutato solo per il suo lavoro», ha aggiunto Saputo. «Ora, purtroppo, è arrivato il momento di un cambio di guida tecnica: una decisione sofferta che abbiamo dovuto prendere per il bene della squadra e del club. Ma se anche Sinisa Mihajlovic da oggi non sarà più l'allenatore del Bologna, questa società e tutte le persone che la compongono saranno sempre al suo fianco fino alla sua completa e totale guarigione e nel prosieguo della sua carriera».

«Il rapporto che abbiamo tutti noi con Sinisa Mihajlovic va molto al di là dell'aspetto professionale», aggiunge l'amministratore delegato Claudio Fenucci, «ed è normale che oggi siamo tutti dispiaciuti per un epilogo che abbiamo cercato per quanto possibile di evitare. A Sinisa mi legheranno sempre un'amicizia e un affetto che vanno oltre i rispettivi ruoli professionali, ma oggi ci troviamo a dover fare questa scelta dolorosa per il bene di una squadra che è prima di tutto patrimonio dell'intera città e dei tifosi. A Sinisa dico grazie per l'impegno che ha profuso nel suo lavoro, anche in condizioni di difficoltà personale. Il suo è un esempio che resta nella storia del nostro club». 

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