Sì ai ripescaggi ma niente riammissioni in C: la corsa del Fano per risalire è già finita

Il presidente Enrico Fattò Offidani e l'ex ds Mauro Traini in tribuna
Il presidente Enrico Fattò Offidani e l'ex ds Mauro Traini in tribuna
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Martedì 29 Giugno 2021, 21:16

FANO Sarà con ogni probabilità dalla D, come da verdetto del campo, che l’Alma dovrà ripartire nella prossima stagione. I granata vedranno infatti sfumare l’opportunità di essere riammessi in C per colpa di una regola obiettivamente assurda, ma pur sempre una regola da rispettare. Questo perché la Casertana ha depositato una domanda di iscrizione alla Lega Pro incompleta, priva per la precisione della fideiussione di 350 mila euro, che comporterà una sua esclusione ed una conseguente sostituzione del suo posto vacante attraverso un ripescaggio secondo l’ex art. 49, comma 5 bis delle Noif (Norme Organizzative Interne Figc). I fanesi avrebbero dovuto sperare che i casertani non la presentassero proprio, cosicché sarebbe toccato a loro surrogarli in virtù del primo posto occupato invece nella lista delle riammissibili.

Il Fano è a questo punto tagliato fuori dai giochi non potendo essere ripescato, avendo di recente scoperto che nell’estate del 2016 il suo salto dalla D alla C fu catalogato formalmente come ripescaggio e non come riammissione anche se l’allora patron Claudio Gabellini fu esonerato dal versare i 250 mila euro richiesti all’epoca a fondo perduto. Questo gli precluderà tale possibilità fino al 2022, ovvero trascorsi cinque anni da quel precedente. Chi vi potrà concorrere dovrà mettere sul piatto un assegno da 300 mila euro a fondo perduto, che sale a 1 milione e 200 mila euro se si tratta di una seconda squadra di A.

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