L'unica offerta è della cordata Kim-Maxi Lopez ma il destino della Samb resta in sospeso

L'argentino Maxi Lopez durante una partita della Samb
L'argentino Maxi Lopez durante una partita della Samb
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 13:46 - Ultimo aggiornamento: 20:48

SAN BENEDETTO - Falsa partenza per la cessione dei titolo sportivo della Samb. Alla scadenza delle 11, temporale per le offerte da presentare allo studio notarile Pietro Caserta a San Benedetto, ne è arrivata solo una da parte della cordata dell’imprenditore coreano Barham Bae Kim: presenti nello studio notarile Maxi Lopez, l’americano Roger, assieme all’avvocato Arfè, collaboratore di Acronzio, che cura interessi di Kim e Luigi Di Matteo, uno dei due firmatari società Sambenedettese Srl, costituita nei giorni scorsi.

Il problema è che, invece di presentare un assegno circolare non trasferibile a titolo di cauzione del 25%, è stato portato un bonifico bancario senza codice di irrevocabilità.

I tre curatori Franco Zazzetta, Massimiliano Pulcini e Francesco Voltattorni hanno interpellato il giudice Francesca Calagna per decidere se validare o meno l’offerta. Alla fine il Tribunale di Ascoli ha autorizzato la pubblicazione di un altro bando di gara, il secondo, per l’aggiudicazione del complesso aziendale della Samb con la relativa asta che si terrà nel pomeriggio di lunedì 24 maggio. L’altra cordata, composta da Tonino Di Sarlo e Gianni Moneti, ha deciso di non presentare offerte.

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