Sainz, aria fresca in Ferrari. Vettel punta tutto sulla Mercedes per la rivincita

Carlos Sainz e Sebastian Vettel
Carlos Sainz e Sebastian Vettel
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Sabato 16 Maggio 2020, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 11:16
La Ferrari non aspetta, il cambio della guardia era preparato da tempo. Due giorni dopo l’addio di Vettel, Maranello annuncia il pilota a cui affiderà l’altra macchina e che guiderà la Rossa nel 2021 e nel 2022. La fuga dal Cavallino del quattro volte campione del mondo tedesco un piccolo terremoto l’ha causato. Le manovre iniziate da tempo si concludono con due mosse incastrate, quasi concordate, che restringono ancora le possibilità di Sebastian. Prima la McLaren ha fatto sapere di aver ingaggiato il pilota della Renault Daniel Ricciardo per la prossima stagione, affiancandolo al ragazzino fatto in casa Lando Norris.

Carlos è rimasto a piedi per pochi minuti perché da Maranello hanno annunciato che il sogno si era avverato: sarà il giovane spagnolo figlio d’arte il prossimo compagno di Charles Leclerc, lui guiderà la monoposto che era di Seb. Da una parte, è un cambio d’approccio epocale per la Scuderia perché era da un quarto di secolo che non iniziava la stagione senza un campione del mondo. «È la nostra la coppia di piloti più giovane degli ultimi cinquant’anni, vogliamo aprire un nuovo ciclo è tornare a vincere. Charles e Carlos hanno grande talento i doti umane, loro sono la scelta giusta», ha dichiarato il team principal Mattia Binotto.

La suggestione di portare in Italia il già sei volte campione Lewis Hamilton è durata poco, il Cavallino ha scelto la linea verde ed ha preferito annunciarlo subito per non alimentare incertezze e creare un ambiente solido già da ore. Certo servirà tanto coraggio e parecchio sangue freddo nel cercare di strappare la corona a sua maestà Hamilton. Una sfida generazionale con Lewis che ha già festeggiato 35 anni e quest’anno è determinato ha prendersi gli ultimi record di Schumi, eguagliandolo a sette mondiali e superando le sue 91 vittorie (è già a 84). Lewis, oltre ad essere velocissimo, ha una dote: non sbaglia mai.

Negli ultimi anni ha commesso così pochi errori che si ricordano a memoria, cosa che non hanno fatto ne Vettel ne Leclerc lo scorso anno (il monegasco ha l’attenuante dell’età). Se le monoposto saranno vicine come è accaduto più volte, arrivare sempre al traguardo diventa decisivo per conquistare il titolo. Charles e Carlos sono piloti “gentiluomini”, nonostante la giovane età è estremamente affascinante ascoltarli, non dicono mai banalità ed hanno un perfetto modo di fare. L’esatto contrario dell’altro predestinato, Max Verstappen, un pilota vecchio stampo, duro sia al volante che fuori dalla macchina.

Leclerc e Sainz hanno dimostrato che quando abbassano la visiera non temono nulla neanche loro e sarà interessante vederli a confronto perché è certo che lo spagnolo non è venuto a fare da scudiero e l’occasione della vita le sfrutterà fino in fondo. Il nuovo scenario rende ancoro più intrigante un futuro di Vettel. Visto che Hamilton non gli ha lasciato la macchina più forte in circolazione per accoppiarsi con la Ferrari, ha solo due possibilità concrete: sperare che Toto Wolff si convinca a metterlo a fianco di Lewis (dopo aver lasciato la Ferrari ci andrebbe di corsa), ho andare alla Renault per cercare di far crescere la macchina di un grande costruttore, ma con il rischio concreto di fare un fine carriera come Fernando Alonso.

L’ipotesi Stella non è campata in aria. Seb è tedesco come le Mercedes e i panzer non sono insensibili all’idea di far suonare due volte l’inno di Germania. Certo, può essere più facile correre con una sola punta e non con due, ma chi vuol stravincere perché è estremamente sicuro della propria macchina si sente attratto dalle doppiette. Lewis, in fondo, potrebbe non essere un ostacolo in quanto battere pure Vettel con la stessa macchina lo porterebbe ancora di più nella leggenda. In 80 anni di F1 non c’è mai stata un coppia con i titoli in doppia cifra.
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