Olivieri da Porto Sant’Elpidio alla Juventus dopo che con i Pulcini infilava all'incrocio

Il portoelpidiense Marco Olivieri, 21 anni, con la maglia della Nazionale
Il portoelpidiense Marco Olivieri, 21 anni, con la maglia della Nazionale
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Venerdì 3 Luglio 2020, 13:26
PORTO SANT’ELPIDIO - «Una serata speciale!» l’ha definita Marco Olivieri sul suo profilo Instagram. E non poteva essere altrimenti per esordire in Serie A, proprio nel giorno suo compleanno. Di certo quel Genoa-Juventus al Marassi non lo dimenticherà più per quella manciata di minuti in campo, in cui tutti si sono accorti di Olivieri, quel giocatore con la maglia numero 35 entrato al posto di un certo Dybala. Un premio di compleanno da parte dell’allenatore Maurizio Sarri, ma anche per un ragazzo che da settembre sgobba e suda insieme a Cristiano Ronaldo e tutti gli altri bianconeri, avendo collezionato in precedenza otto panchine in campionato e tre in Coppa Italia. Tutto questo oltre a giocare con la Juventus Under 23 in Lega Pro, dove ha collezionato 22 presenze e realizzato 4 reti.

Perché il suo mestiere da esterno d’attacco è di fare gol, peculiarità che ha avuto sin dai primi calci nel Marina Picena, squadra dell’omonimo quartiere di Porto Sant’Elpidio dove abita insieme alla famiglia, che a quei tempi operava solo con i giovani,prima che confluisse nel progetto del Porto Sant’Elpidio Calcio. Negli ultimi due anni elpidiensi dal 2008 al 2010 è stato allenato da Paolo Tempestilli che guidava la squadra dei Pulcini: «Si vedeva già a quei tempi che aveva qualcosa in più rispetto agli altri – dice l’attuale responsabile del settore giovanile elpidiense - Tecnicamente molto valido, destro o sinistro è indifferente per lui. Ricordo una delle ultime manifestazioni a cui abbiamo preso parte, il “Sei bravo a…”, dove tutti rimasero sorpresi. Arrivammo secondi dietro alla Vigor Senigallia che poi si qualificò per Coverciano. Ma il protagonista fu Marco con giocate straordinarie: fece un gol di sinistro con palla finita sotto l’incrocio dei pali come se già fosse un ragazzo già cresciuto».
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