L'ultima occasione è ancora islandese, con Finnbogason che nel recupero devia di poco a lato una palla spiovuta in area da calcio di punizione.
Il vento cambia improvvisamente in avvio di ripresa. Al 4' Moses è libero di partire sulla fascia destra e crossare verso l'area. Nel primo tempo questi spioventi avevano fatto la felicità degli spilungoni islandesi, stavolta l'aggancio di Ahmed Musa, punta del Cska Mosca, è perfetto, così come il destro che si infila sotto la traversa. Andata sotto, l'Islanda mostra tutti i suoi limiti, a cominciare dall'incapacità di cambiare passo, inventarsi qualcosa di nuovo. Al contrario, il gol rivitalizza la Nigeria che trova quei fraseggi palla a terra che le erano mancati fin lì. E così alla mezzora in due minuti sempre Musa prima coglie la traversa, quindi realizza il 2-0. A 10' dalla fine un'entrata ingenua di Ebuehi su Finnbogason causa il rigore, ma Gylfi Sigurdsson calcia alto sopra la traversa e spegne le speranze di rientrare in partita. Nemmeno la 'geyser song' rianima gli islandesi. Forse la loro favola è già finita.
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