Il campione del mondo di ciclismo su strada è ancora Julian Alaphilippe. Dopo il trionfo conquistato a Imola nel 2020, il corridore francese si è imposto anche nells rassegna iridata di Lovanio, nel cuore delle Fiandre, zona che ha ormai "adottato" Alaphilippe da diversi anni visto che difende i colori della formazione locale della Deceuninck-QuickStep. E' il primo corridore francese capace di vincere la maglia iridata per due anni consecutivi, e anche in questa occasione si è imposto in solitaria.
L'attacco decisivo è stato lanciato a 15 km dal traguardo, sulla salita di Sant'Antonio. La classica salita belga, breve ed esplosiva: Alaphilippe conosce molto bene questi strappi, e si è lanciato senza guardarsi indietro. Pochi chilometri prima era il Belgio a tenere in mano le redini della corsa, in particolare con Remco Evenepoel, bravo a lavorare sodo per il proprio capitano Wout van Aert, il quale ha però perso brillantezza con il passare dei chilometri.
L'azione di Alaphilippe risulta vincente, anche perchè nessuno dietro è riuscito a prendere in mano la situazione, neppure la nazionale italiana, che fino a quel momento aveva corso molto bene.
"Mi dispiace per come sia andata ma voglio comunque ringraziare i miei compagni per il grande lavoro svolto - ha affermato Colbrelli dopo il traguardo - purtroppo i ritiri di Trentin e Ballerini hanno condizionato la nostra corsa ma ce l'abbiamo messa davvero tutta". Il campione del mondo, Julian Alaphilippe, ha invece raccontato un retroscena: "Sono senza parole per questo trionfo, me lo sono cercato e ho fatto uno sforzo molto importante negli ultimi chilometri. I tifosi belgi a bordo strada non hanno usato delle belle parole nei miei confronti, e questo mi ha dato ulteriore carica".