Mondiali 2018, la top 11 dei grandi
esclusi dalle rispettive nazionali

Mondiali 2018, ecco la top 11 dei grandi esclusi dalle rispettive nazionali
Mondiali 2018, ecco la top 11 dei grandi esclusi dalle rispettive nazionali
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Domenica 27 Maggio 2018, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 18:35
Potevano essere grandi protagonisti ai prossimi Mondiali di calcio in Russia, ma non lo saranno perché, pur essendo le rispettive nazionali qualificate al torneo, non compaiono tra i convocati. Le loro esclusioni hanno fatto gridare allo scandalo molti tifosi nei rispettivi paesi e sono state decise dai vari commissari tecnici in base a motivazioni diverse. C'è chi è stato escluso per scelta tecnica, chi per via delle condizioni fisiche precarie e anche chi è stato escluso con motivazioni di tipo caratteriale. Eppure, tra i protagonisti mancati è possibile scegliere una formazione di tutto rispetto, con una panchina di altissimo livello. Ecco qual è l'undici titolare scelto dalla nostra redazione, composto esclusivamente dai grandi esclusi di Russia 2018.



Scegliere undici titolari, tra tutti i grandi esclusi, non è stato affatto semplice. Anche in panchina, infatti, ci sono stelle di livello internazionale che non sono riuscite a convincere i loro ct.

L'UNDICI TITOLARE
SERGIO ROMERO L'ex estremo difensore della Sampdoria, ora vice di De Gea al Manchester United, a pochi giorni dal ritiro pre-mondiale ha riportato un infortunio al ginocchio destro. Incerti i tempi di recupero per il portiere che era sicuro di essere il titolare dell'Argentina e che invece è stato escluso dal ct Sampaoli. Non mancano le polemiche, soprattutto da parte della moglie di Romero, perché il portiere avrebbe anche potuto recuperare ma è stato scartato dall'elenco dei convocati poiché Sampaoli vuole tre portieri immediatamente disponibili. Ora per difendere i pali dell'Albiceleste sarà sfida tra il favorito Wilfredo Caballero (Manchester City) e Franco Armani (River Plate).
JOAO CANCELO Il terzino destro dell'Inter (ma di proprietà del Valencia) ha aiutato i nerazzurri a centrare l'obiettivo Champions con una seconda metà di stagione da incorniciare. Un po' poco, forse, per convincere il ct Fernando Santos a convocarlo: il ct portoghese ricorda probabilmente l'anonimato della prima parte di stagione e forse non si fida delle sue condizioni fisiche. Ad ogni modo, l'inserimento nella lista dei 23 non sarebbe certo stato uno scandalo, dal momento che il 24enne terzino poteva essere una risorsa in più da usare all'occorrenza.
MUSTAFI L'annata piena di alti e bassi con la maglia dell'Arsenal ha costretto l'ex difensore della Sampdoria, già campione del Mondo quattro anni fa in Brasile, a restare a casa in vista del torneo in Russia. Il ct Joachim Loew, infatti, ha deciso di non convocarlo.
LAPORTE Il più costoso acquisto della storia di un club come il Manchester City (pagato a gennaio 65 milioni di euro, il prezzo della clausola, all'Athletic Bilbao) finora non si è rivelato all'altezza del suo ingaggio. Troppe incertezze per un giocatore che a Guardiola piace tantissimo (è un difensore centrale bravo anche nell'impostazione, capace di usare entrambi i piedi) e che non è riuscito a convincere Didier Deschamps. La Francia andrà ai Mondiali senza di lui.
ALEX SANDRO Con Marcelo assoluto padrone della titolarità nella Seleçao, il terzino sinistro della Juventus avrebbe potuto essere la prima alternativa. Invece Tite gli ha preferito Filipe Luis dell'Atletico Madrid, al termine di una decisione molto sofferta per stess ammissione del ct del Brasile.
EMRE CAN Ormai prossimo alla Juventus, il mediano tedesco di chiare origini turche non giocherà il Mondiale 2018 perché non convocato dal ct Joachim Loew, anche a causa di tanti problemi fisici che durante la stagione gli hanno impedito di giocare con continuità. Niente Russia, ma in Serie A dimostrerà sicuramente il suo valore.
FABREGAS La fine di un'era? Il ricambio generazionale del ct Lopetegui ha fatto sì che gli venisse preferito il più giovane Saul. Uno degli eroi del ciclo più vincente della storia del calcio spagnolo è stato escluso dai convocati, anche a causa di prestazioni poco convincenti in una stagione non semplice per il Chelsea.
PAYET Aveva giocato da infortunato la finale di Europa League col suo Marsiglia ed era stato costretto ad arrendersi dopo mezz'ora. Payet era uno dei giocatori al ballottaggio nelle scelte di Deschamps e quell'infortunio, per cui vale il discorso fatto anche per Romero, ha indotto l'ex calciatore della Juventus a scartarlo dalla lista dei convocati.
IBRAHIMOVIC Aveva già dato l'addio alla nazionale prima del suo grave infortunio al ginocchio, ma era riuscito a tornare ad essere un giocatore determinante per le sorti del Manchester United. Ormai a fine carriera, Ibrahimovic ha firmato per i Los Angeles Galaxy e, dopo aver visto i suoi compagni di nazionale qualificarsi a spese dell'Italia anche senza di lui, aveva annunciato di essere pronto a tornare. Il ct Andersson, però, ha deciso di portare in Russia solo il gruppo che si era guadagnato la qualificazione.
BENZEMA Un attaccante di livello internazionale, con la mentalità vincente che solo il Real Madrid sa trasmettere. Eppure Deschamps ha deciso di privarsi di un giocatore di questo calibro a causa dei difficili rapporti con lo spogliatoio e come misura disciplinare dopo vari episodi, tra cui il ricatto hard a Valbuena. Dopo l'Europeo in patria nel 2016, Benzema si vede negare anche i Mondiali in Russia.
ICARDI L'incredibile abbondanza in attacco ha indotto Sampaoli a escludere l'attaccante e capitano dell'Inter, un bomber di sicuro affidamento. Icardi era tra i 35 pre-convocati, ma non è stato scelto dal ct nella lista definitiva. Non proprio una scelta tecnica: a pesare sono i difficili rapporti di Icardi con alcuni compagni di nazionale, che non gli hanno mai perdonato lo 'sgarbo' a Maxi Lopez.

LA PANCHINA
Sergio Rico del Siviglia non sarebbe certo stato il titolare della Spagna, ma è un portiere giovane e con margini di miglioramento che avrebbe potuto fare il terzo dietro De Gea e Reina: il ct Lopetegui gli ha però preferito un altro giovane, Kepa Arrizabalaga dell'Athletic Bilbao. Joe Hart, finora titolare dell'Inghilterra, ha avuto una china discendente e nelle gerarchie si è visto superare da Jordan Pickford, Nick Pope e Jack Butland.
La Francia, oltre a Laporte, ha escluso anche un difensore esperto come Laurent Koscielny. Nella Spagna mancheranno l'ex Fiorentina, ora al Chelsea, Marcos Alonso, e Hector Bellerin dell'Arsenal.
Tra le stelle del calcio internazionale mancheranno anche due dei migliori centrocampisti della Serie A, come Nainggolan (non convocato dal Belgio, ha dato l'addio alla nazionale dopo l'esclusione) e Allan (elemento chiave nel dinamismo del Napoli ma scartato da Tite). Niente Mondiali anche per il francese Rabiot, l'inglese Wilshere e per lo spagnolo Luis Alberto, che con le grandi prestazioni con la Lazio si era guadagnato l'esordio in nazionale. Scartati dalla Spagna anche Callejon e Morata. Il Portogallo ha escluso Renato Sanches, uno dei protagonisti del trionfo europeo del 2016: il giovane talento sembrava destinato a esplodere, ma l'approdo al Bayern Monaco sembra aver frenato la sua crescita. Niente nazionale anche per Eder, l'eroe della finale contro la Francia. Anche la Germania ha scelto il merito: niente Mondiali per due eroi del Mondiale vinto quattro anni fa in Brasile. Mario Goetze e Andre Schuerrle, rispettivamente autori del gol e dell'assist che avevano messo ko l'Argentina in finale, non hanno avuto una stagione positiva, anche per via di alcuni infortuni, e Loew non li ha chiamati.
Altre esclusioni illustri sono Anthony Martial del Manchester United e Alexandre Lacazette dell'Arsenal dalla Francia, ma anche il romanista Diego Perotti dall'Argentina e il laziale Felipe Anderson dalla Lazio.

Come potete vedere, la scelta dei titolari è stata decisamente combattuta: siete d'accordo con la nostra formazione? Abbiamo dimenticato qualcuno, secondo voi?
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