Inizia l’era RedBird al Milan. Gerry Cardinale è pronto a sbarcare a Milano, ha incontrato Elliott e c’è stato l’atteso signing da 1,3 milioni di euro, con la firma arrivata la scorsa settimana a New York. Entro giovedì 2 giugno arriverà l’ufficialità. In società dovrebbe restare anche Ivan Gazidis nel ruolo di amministratore delegato. Così come dovrebbero rimanere all’interno del Milan altre figure protagoniste della gestione Elliott: Paolo Scaroni e Giorgio Furlani, manager di Elliott attualmente in Cda. Oltre a Maldini e Massara appunto. L’hedge fund di Paul Singere dovrebbe tenere una quota di minoranza tra il 25 e il 30%. Entro la fine di luglio, invece, ci sarà il closing, il vero e proprio passaggio delle quote della società dal venditore all’acquirente. Ma RedBird potrà comunque lavorare per costruire il futuro del club, soprattutto sul mercato.
RedBird, le prime tappe (e il caso Maldini)
Si partirà dal rinnovo del direttore tecnico Paolo Maldini e del direttore sportivo Frederic Massara, entrambi in scadenza il 30 giugno prossimo.
Gerry Cardinale, chi è il nuovo Ad
Al vertice c’è Gerry Cardinale: laurea all’Università di Harvard e un Master of Philosophy in “Politics and Political Theory” ad Oxford, in cui fu titolare anche della borsa di studio “Rhodes Scholarship”. Cardinale è l’uomo abituato a gestire capitali impressionanti: in Goldman Sachs (da cui oggi si è sganciato), è stato senior leader dell’attività di investimento di private equity della banca d’affari, incaricato della gestione di oltre 100 miliardi di dollari di capitale privato tra azioni, debito, strategie di investimento immobiliare e di infrastrutture.