Micciola, parola da ds: «Ancona aveva bisogno di uno come Melchiorri»

Micciola, parola da ds: «Ancona aveva bisogno di uno come Melchiorri»
Micciola, parola da ds: «Ancona aveva bisogno di uno come Melchiorri»
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 03:30

ANCONA- Una finestra invernale di mercato da incorniciare. Almeno questo dice il campo per ora. Tre innesti, uno per reparto: Agostino Camigliano in difesa, Gianmarco Basso a centrocampo, Federico Melchiorri in attacco. Benchè le trattative si siano chiuse solo pochi giorni fa, tutti e tre i nuovi arrivati hanno già dimostrato la loro indubbia utilità. Si sono già perfettamente integrati nel gruppo, ad iniziare proprio da Melchiorri che pure è appena sceso di categoria. Insomma ancora una volta il lavoro del direttore sportivo Francesco Micciola si sta rivelando quanto mai efficace. 

 
Micciola, i suoi acquisti di gennaio sembrano già dei punti di forza dell’Ancona?
«Il lavoro di un operatore di mercato ha un solo giudice: il campo.

Mi auguro che da qui alla fine della stagione questi primi riscontri positivi trovino ulteriori conferme».

La trattativa che ha portato Melchiorri ad Ancona è stata piuttosto articolata. Qual è stata la svolta?
«Ho trattato Melchiorri per quindici giorni, consumando la mia auto su e giù per la A14. Alla fine è stata determinante la volontà del calciatore. Lui ha fortemente voluto venire qui ad Ancona. Tecnicamente non ho mai avuto dubbi, ma mi ha convinto l’aspetto umano. E’ un ragazzo professionale e umile, come siamo noi».

C’erano anche altri nomi in ballo per l’attacco dell’Ancona, fra i quali Merola che è andato al Pescara. Quali valutazioni l’hanno indotta a preferire Melchiorri?
«Merola è un calciatore che volevamo portare ad Ancona. Però alla fine abbiamo scelto Melchiorri perché lui poteva darci un grande contributo tecnico, è funzionale al gioco di Colavitto, può essere impiegato in tutti i ruoli dell’attacco. E poi ad una piazza come Ancona in questo momento serviva un nome di grido».

Melchiorri ha un contratto sino a fine giugno, e poi?
«Con i suoi agenti abbiamo deciso di rivederci a giugno per valutare tranquillamente se prolungare il contratto. E’ stata una scelta condivisa da entrambe le parti».

Merola, che ha realizzato una doppietta al suo esordio a Pescara, resta un’opzione per il prossimo futuro vista la sua giovane età?
«Merola è un attaccante di prospettiva, sono un paio di anni che gli sto dietro. Lui è andato al Pescara ma resta un calciatore di proprietà dell’Empoli. A fine campionato vedremo. Intanto pensiamo ai nostri calciatori».

Quali sono state le valutazioni complessive sull’organico che hanno portato alle operazioni di gennaio?
«Per il reparto avanzato abbiamo cercato un profilo capace di ricoprire tutti i ruoli dell’attacco. Sto imparando a conoscere Ancona, ho capito che c’era bisogno di un nome. Melchiorri era perfetto. A centrocampo abbiamo avuto l’infortunio di D’Eramo, purtroppo. Ed ecco Basso, un centrocampista che seguivo dall’estate scorsa, funzionale al nostro gioco. In difesa serviva un centrale di piede sinistro, Camigliano è solido ed affidabile».

Poche le cessioni...
«Abbiamo un gruppo valido ed applicato, perciò abbiamo ceduto solo chi ce lo ha chiesto. Berardi e Bianconi cercavano piazze dove avrebbero potuto trovare più spazio. Noi cerchiamo di accontentare anche chi vuole cambiare e ci siamo riusciti».

Quanto ha contato Tiong nella decisione di tornare sul mercato a gennaio?
«Devo ringraziare il presidente Tiong e la società. Sono stato posto in condizione di operare al meglio anche nell’ultima finestra di mercato. Ma anche con la presidenza Canil mi sono sempre trovato bene».

Lei parlava del responso del campo: la vittoria di sabato sulla Reggiana segna una svolta nel campionato dell’Ancona?
«La vittoria con la Reggiana è un grande risultato. Faccio i complimenti alla squadra e allo staff tecnico ma questo risultato va subito resettato perché domenica ci attende un match difficile con la Fermana».

La doppietta di Melchiorri ha piegato la Reggiana e amplificato l’entusiasmo dei tifosi. 
«Abbiamo una grande piazza. Erano anni che ad Ancona si soffriva, siamo contenti di aver riportato entusiasmo e tanti tifosi allo stadio. Vincere aiuta a vincere, ma adesso pensiamo solo a lavorare per Fermo».

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