Fantastica Sofia Goggia alle Olimpiadi di Pechino: a 23 giorni dall'infortunio al ginocchio, l'azzurra, campione olimpica in carica, vince la medaglia d'argento nella discesa libera di Pechino alle spalle di Corinne Suter. Per la bergamasca il tempo di 1'32"03, a 16 centesimi della vincitrice (1'31"87). La grande prova della svizzera, capace di recuperare oltre 40 centesimi nell'ultimo segmento, ha spezzato un momento fino a lì magico per l'Italia, che aveva tre azzurre potenzialmente sul podio. Alla fine arriva la medaglia di bronzo per Nadia Delago, in 1'32"48, abbracciata dalla sorella Nicol (undicesima) sul traguardo. Fuori dalle prime tre Elena Curtoni: l'atleta valtellinese è scesa con il pettorale numero 1 e ha fatto una gara quasi perfetta, specialmente nella seconda parte del tracciato, chiudendo con il tempo di 1'32"87: a lungo in testa, alla fine è quinta, superata anche dalla tedesca Kira Wiedle.
PIU' FORTE DI TUTTO! 🔥
— CONI (@Coninews) February 15, 2022
Ventitré giorni dopo la terribile caduta di Cortina, Sofia #Goggia è sul podio olimpico 🥈 di #Beijing2022. MI-TO-LO-GI-CA! 🇮🇹#ItaliaTeam #AlpineSkiing @Fisiofficial pic.twitter.com/OEg7CTNtVt
IL COMMENTO - «Ho dato tutto quello che potevo. Sono stata davvero felice della mia sciata. Sentivo che la velocità c'era nella parte alta perché saltavo molto ovunque. Mi dispiace per l'ultima parte, sentivo che forse in alcune parti della pista avevo un pò di vento contro, ma è qualcosa che non puoi controllare. Alla fine sono felice del mio risultato, perché essere qui alle Olimpiadi dopo il mio incidente a Cortina non era affatto garantito». Sono le parole di Sofia Goggia, dopo l'argento. «È comunque una medaglia. È ancora una grande medaglia. È una medaglia incredibile per la condizione degli ultimi 20 giorni. Mi sono sempre detta che se fossi riuscita a superare la prova che mi è stata data dopo Cortina, questa caduta, probabilmente la gara di discesa sarebbe stata la parte più facile per me.
«È una favola a cui ho saputo credere, perché a Cortina dopo l'infortunio sembrava un sogno andato in fumo». Sofia Goggia si gode l'argento nella libera ai Giochi di Pechino, conquistato a tre settimane dalla caduta che aveva messo a rischio la partecipazione olimpica. «Ringrazio i medici che mi hanno detto se ci credi davvero puoi farcela - racconta l'azzurra ai microfoni della Rai - e si sono presi la responsabilità di farmi gareggiare. E ringrazio quanti in questi giorni mi hanno sostenuto, la medaglia è anche vostra. Mi dispiace un pochino per l'oro, ma più di così non potevo fare».
«Quando la squadra partiva per i Giochi io ero in palestra e avevo il magone, le lacrime agli occhi. Lo so, parliamo di sci, ma dopo Cortina è stata davvero dura - ha aggiunto la campionessa azzurra -. Mi ripetevo se riesco a superare la prova e ritrovare confidenza sugli sci la gara poi non sarà difficile. E infatti la parte dura è stata prima, riprendermi dall'infortunio». E poteva scapparci anche l'oro. «Avrei firmato per una medaglia - spiega Goggia - grazie a tutti quelli che ci hanno creduto e mi hanno inondato di messaggi». «Prima di partire - conclude la sciatrice bergamasca - ho dato un bacino alla medaglia di Pyeongchang e l'ho separata da tutte le altre dei mondiali, sperando di riempire quello spazietto...».
Malagò: grandissima Italia
«Una grandissima Italia! Un risultato eccezionale che conferma la forza delle nostre velociste». Questo il commento del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha fatto il tifo dagli spalti. «Due medaglie che fanno la storia. Peccato per l'oro. Ci avevamo sperato. Sono felicissimo per Nadia che si è meritato questo bronzo. Non ci sono parole per l'argento di Sofia: considerando come è arrivata qui e come era la situazione fino a pochi giorni fa, la sua prestazione è encomiabile. Con 13 medaglie adesso siamo al terzo posto di sempre nelle spedizioni italiane alle Olimpiadi invernali. Allo Sci Alpino dico: ora cuore e testa per le prossime competizioni. Tra combinata, speciale e team event possiamo fare molto bene. Daje Italia Team!», conclude Malagò.
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