ANCONA- Sfilano in pompa magna le Marche e lo fanno nel suggestivo scenario del Salone d'Onore del Coni. Con una cerimonia iniziata oggi, alle 16.30, sono stati premiati tutti gli atleti marchigiani che hanno dato lustro alla regione in Italia e nel mondo. Nato da un'idea dell'ex atleta Vladimiro Riga, con il patrocinio della Regione Marche, del Coni e del Panathlon, il palco capitolino ha visto alternarsi grandi nomi in conduzione e premiazione quali il presidente del Coni Giovanni Malagò, Rosanna Vaudetti, Pino Insegno, Angelo Mellone, Luca Marchegiani, Maurizio Compagnoni, Sebastiano Somma, Michele Pecora, Marco Santini, Licia Colò e Susanna Messaggio.
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I premiati sul palco
Fari puntati, come prevedibile, sul Commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini, orgoglio jesino e di un'intero territorio accompagnato dal Governatore Francesco Acquaroli e dal presidente del Coni Fabio Luna.
Il ricordo del mister
Una volta chiamato per ricevere il premio (dalle mani di Fabio Luna e Giovanni Malagò) Roberto Mancini è stato accolto da Pino Insegno, tifosissimo laziale, che ha voluto omaggiarlo anche con il ricordo di due amici fraterni - recentemente scomparsi - come Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic. Toccanti le parole del Ct: «Li porto sempre nel mio cuore, non li dimenticherò mai. Ringrazio per aver avuto la fortuna di poterli avere vicini. Sulla mia vita sportiva posso dire di essere stato molto fortunato ma quando si è giovani si devono fare alcuni sacrifici. Ricordo ancora quando andai via di casa molto giovane e da lì iniziò la mia carriera».
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L'aneddoto di Tamberi
Non è mancato il tempo di una battuta anche per "Gimbo" Tamberi presente insieme a Mancini a ritirare il premio: «Non ho mai giocato a calcio e pallavolo ma a basket sì. Poi è arrivata l'atletica e mi ha rapito ogni giorno di più. Mio padre che è stato un ottimo saltatore ha influito nel mio percorso nel salto in alto».
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