Tirreno-Adriatico, Vincenzo Nibali si sente a casa: «Percorso duro? Meglio così»

Tirreno-Adriatico, Vincenzo Nibali si sente a casa: «Percorso duro? Meglio così»
Tirreno-Adriatico, Vincenzo Nibali si sente a casa: «Percorso duro? Meglio così»
di Luca Regini
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Lunedì 7 Settembre 2020, 09:57 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 06:37

ANCONA - È l’ultimo italiano ad aver vinto questa corsa, nel 2013, sarà anche l’unico in gara ad aver già vinto in passato (ci era riuscito anche nel 2012), inoltre è anche testimonial ufficiale della Regione Marche. Insomma i fari saranno puntati dritti su Vincenzo Nibali. Il siciliano, alle soglie dei 36 anni, cercherà di dare un senso a questa strana stagione che finora l’ha visto solo svolgere il rodaggio. A sua disposizione ci sono tre obiettivi: la Tirreno Adriatico, il Mondiale di Imola (27 settembre) e il Giro d’Italia.

È chiaro che in teoria l’appuntamento marchigiano è il meno succulento, ma Nibali non si nasconde: «Nelle Marche vengo sempre molto volentieri (il fratello è sposato con una ragazza di Filottrano n.d.a.) e sono anche testimonial della Regione. Tra l’altro qui ci sono percorsi sempre molto duri, come per esempio quest’anno la salita di Sassotetto, e dunque vincere qui non è mai facile e dà grande prestigio. Sono molto affezionato alle mie due vittorie su queste strade e anche se non potrò essere al massimo è altrettanto chiaro che strada facendo vedremo cosa succederà, se sarà il caso ci proverò, anche se la concorrenza è molto agguerrita».
 
Mondiale e Giro d’Italia
La Tirreno Adriatico sarà ancora un trampolino di lancio, stavolta però non per la Sanremo. «Sì. - conferma Nibali - dopo la Tirreno avremo il Mondiale e poi il Giro d’Italia. Noi che correremo in Italia faremo un percorso diverso da quelli che ora stanno correndo il Tour, è non è possibile dire chi sarà avvantaggiato. Se qualcuno uscirà dal Tour in crescendo potrà essere protagonista a Imola, ma chi uscirà stanco potrebbe non avere il tempo per recuperare, mentre il gruppo della Tirreno Adriatico, a patto di fare una corsa dura, avrà qualche giorno di respiro in più. «Il mio grande obiettivo stagionale è il Giro d’Italia - aggiunge ancora Vincenzo - La preparazione è stata definita soprattutto in base a quell’appuntamento. La Tirreno è sempre stata un passaggio fondamentale in vista del Giro: per clima, percorsi e concorrenza è un banco di prova esigente. Ora sarà fondamentale per la mia preparazione al Giro». 
Nibali, come Nairo Quintana (impegnato al Tour), è l’unico corridore in attività ad aver vinto due volte la Corsa dei due mari. «Sarebbe azzardato fare previsioni o proclami quest’anno - spiega - Ci sono troppe incognite e pochi giorni di corsa nelle gambe. I carichi di lavoro in ritiro sono stati importanti e si parte sempre puntando al bersaglio più grande. Poi capirò dove posso arrivare».
Gli eredi di Michele
A cercare di raccogliere l’eredità di Michele Scarponi (vincitore nel 2009 e secondo nel 2010) ci saranno due marchigiani, il fanese Giovanni Carboni, che proverà a mettersi in luce in salita, e il recanatese Riccardo Stacchiotti, più adatto alle tappe veloci. Per entrambi una ribalta prestigiosa, da sfruttare al meglio con l’aiuto degli sportivi di casa, che li sosterranno sulle nostre strade.

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