Marche in bike, pedalare che passione. Boom del cicloturismo in regione: ecco il primo itinerario per scoprire gli angoli più belli

(Foto concessa da LUCIO GRICCINI)
(Foto concessa da LUCIO GRICCINI)
di Luca Regini
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Sabato 27 Novembre 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 17:10

ANCONA - Elettrica o tradizionale, da montagna o da strada, enduro, gravel o in qualsiasi modo, purché si pedali. Questo ci ha detto uno degli anni più strani che si potessero immaginare. Stretti tra termini nuovi come lockdown e transizione ecologica, tutto ci ha spinti in un unica direzione: il recupero della vita all’aria aperta, facendo sport, da soli o in gruppo, purchè non a contatto diretto.


Regione ciclistica
E se il 2020 e il 2021 hanno spinto gli italiani (e non solo) in questa direzione, le Marche non hanno potuto fare altro che trovarsi in pieno sulla traiettoria.

Regione ciclistica per la verità non sapevamo di esserlo, ora sì. Ce lo hanno detto per esempio le nuove bici elettriche, ideali per “spianare” le colline marchigiane e avvicinare allo sport i più sedentari, ce lo hanno detto alcuni testimonial eccellenti, in primis Michele Scarponi, campione di casa nostra, nato e cresciuto sulle nostre strade prima di soccombere incredibilmente in una mattina di fine aprile del 2017.

Il testimone di Michele lo ha raccolto Vincenzo Nibali, sicilianissimo, ma diventato testimonial della nostra regione. Nibali ha fatto capire a tutti le potenzialità delle Marche, dove, come diceva un vecchio slogan, abbiamo “L’Italia in una regione”, ovverosia il mare, montagne che ricordano le Dolomiti e una sequela infinita di colline di ogni tipo, incantevoli da vedersi, un po’ meno da pedalare, a meno che non si abbia davvero voglia da pedalare, a meno che non si abbia davvero voglia di fare un po’ di sport.
Biciclette ovunque
E così il boom del cicloturismo è definitivamente esploso. Ormai da anni il numero dei cicloamatori sulle strade (a volte indisciplinati, va detto) era in costante aumento, le Gran Fondo marchigiane accolgono ormai stabilmente oltre mille iscritti ciascuna, e in calendario ce ne sono in media un paio al mese, da marzo a ottobre. I cani sciolti in escursione domenicale sono innumerevoli, i sentieri del Monte Conero nel weekend sono letteralmente presi d’assalto, e questo fenomeno si è ingigantito a partire dal lockdown del 2020. Nei negozi, non solo marchigiani, le bicicletta sono andate a ruba, complice anche il bonus bici governativo. Il blocco della produzione in Cina ha poi fatto sì che molti esaurissero le scorte, compresa la grande distribuzione, ma nonostante questa difficoltà la crescita del numero delle E-bike è stata esponenziale, e sulle strade sono aumentate in maniera incredibile le donne, le famiglie intere, tutte in completini più o meno multicolori (adesso va di gran moda il nero, noi lo sconsigliamo). Insomma un boom che da queste colonne cercheremo di spiegare e di accompagnare ad una pratica del ciclismo ragionevole e stimolante, perché il ciclismo è uno sport che ha alcuni difetti, la pericolosità in primis, inutile nasconderlo, ma anche tantissimi pregi, non ultimo quello di farci sentire liberi, in vacanza anche se solo per poche ore, e nelle Marche sono talmente tanti gli scorci, i panorami, gli angoletti da scoprire, che vale la pena di andarli a cercare sul sellino di una bici. Se da montagna, da strada o elettrica non è un problema.

L'ITINERARIO DI OGGI

Sulle colline della Vernaccia tanta fatica, ma che premio!
Tra dolci salite, panorami spettacolari sui Sibillini e una specialità che vale un viaggio

Il primo itinerario che vi proponiamo è un anello di quasi 45 km tra i colli maceratesi, alla scoperta di un territorio ricco di storia e patria di produzione della Vernaccia di Serrapetrona Docg.

Il percorso si snoda interamente su strada asfaltata e parte da Tolentino, lungo il corso del Chienti. Nota città d’arte e tappa della Via Lauretana, Tolentino conserva opere di grande valore storico e artistico: il Ponte del Diavolo, con cinque arcate sorrette da piloni, la piazza dove troneggia la Torre degli Orologi, la Basilica del Santo Nicola. 
L’itinerario prosegue in falsopiano verso Belforte del Chienti, la “fortezza bella” immersa nel paesaggio collinare e affacciata sul fiume.

Dall’affascinante impianto urbanistico medievale, è arroccata su un’altura che regala una splendida vista sul panorama circostante. Ancora abbracciato dalle mura castellane del XIV secolo, il centro abitato conserva l’imponente polittico di Giovanni Boccati datato 1468 che si può ammirare nella chiesa di Sant’Eustachio. Lo scorrere del Chienti accompagna in leggera salita il percorso fino al Lago di Caccamo, dove si possono praticare pesca e canottaggio.

Accanto al lago passa il Cammino Francescano della Marca, importante cammino di fede che collega Ascoli ad Assisi ripercorrendo una delle vie che San Francesco utilizzò otto secoli fa. Pedalando tra le colline si sale a Serrapetrona, patria della Vernaccia di Serrapetrona Docg. Ogni anno viene celebrato attraverso “Appassimenti Aperti”: i produttori aprono le porte delle cantine mostrando una fase del processo di vinificazione.

È d’obbligo una visita alla Mostra Paleontologica, un viaggio nel tempo alla scoperta di reperti archeologici, i fossili. Sono esposti esemplari sorprendenti come lo scheletro di un piccolo dinosauro. L’ultimo tratto si sviluppa in leggera discesa nel territorio dei castelli, delle chiese e degli alberi secolari di San Severino Marche, da cui però, attraverso un altro piccolo svalicamento, si tornerà a Tolentino. La parte alta della città è suggestiva con la piazza del Popolo di forma ellittica e interamente porticata.

Prendendo la Sp502, si può raggiungere, con una deviazione, la Riserva Naturale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, a circa 20 km da San Severino. Splendida la faggeta secolare che in autunno mostra i caldi colori del foliage e altrettanto incantevole Elcito, minuscolo centro abitato scolpito nella roccia e definito “Tibet delle Marche”, costruito su uno sperone roccioso, un luogo magico perfettamente fuso con l’ambiente montano. Arrivarci però non è facile, qui la salita è dura e bisogna essere allenati, se avete una e-bike rischierete di finire la batteria.

(v. z.)

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