L'ex ct della nazionale maltese, l'allenatore italiano Devis Mangia, al timone anche dell'Ascoli è stato giudicato colpevole di «condotta scorretta» ma non di molestie sessuali. Di conseguenza è stato squalificato, ma potrà riabilitarsi seguendo un corso di formazione. È il risultato dell'indagine condotta dal Consiglio di salvaguardia e reso noto dalla Federcalcio maltese (Mfa).
Secondo quanto affermato dalla Mfa in una nota, «il consiglio non ha trovato prove sufficienti a sostegno dell'accusa di molestie sessuali», né «ha trovato prove sufficienti a sostegno dell'accusa di adescamento». Mangia, sul quale ha indagato anche la polizia maltese, ha sempre negato comportamenti scorretti ma nella nota della Mfa è scritto che «il consiglio ha tuttavia trovato prove sufficienti a sostegno dell'accusa di condotta impropria». Di conseguenza l'allenatore è stato sospeso. In serata è arrivata la replica dell'allenatore, attraverso i suoi legali.
«Finalmente, dopo lunghi mesi, si è concluso il procedimento di garanzia del Safeguarding Board della Federazione Calcio Maltese, che ha accertato che non vi sono state da parte mia né condotte di molestie sessuali, né di adescamento.
Poi ha aggiunto. «Volevo precisare che, a differenza di quanto indicato da alcune notizie pubblicate sulla stampa nazionale e locale, non vi è stato alcun provvedimento sanzionatorio di sospensione. L'unica indicazione fornita dalla Federazione è che prima di poter svolgere attività professionali a Malta, entro i prossimi sei mesi, dovrò partecipare ad alcune sessioni incentrate sul miglioramento dei rapporti professionali, per delle asserite condotte improprie, non meglio specificate». «In ogni caso, l'attività professionale potrà cominciare - conclude - già a partire dall'iscrizione a questo corso».