Lube, Anzani dà la carica: «Vinciamo quest'ultima gara e trasformiamo la stagione da deludente a stupefacente»

Lube, Anzani dà la carica: «Vinciamo quest'ultima gara e trasformiamo la stagione da deludente a stupefacente»
Lube, Anzani dà la carica: «Vinciamo quest'ultima gara e trasformiamo la stagione da deludente a stupefacente»
di Gianluca Pascucci
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Martedì 16 Maggio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 17:06
CIVITANOVA Vigilia dell’ultima partita della stagione: la partita che assegnerà il titolo di campione d’Italia. Domani a Trento, in un palasport gremito in ogni ordine di posto, poco meno di duecento Predators proveranno a spingere la Cucine Lube verso la vetta più alta. 
Simone Anzani quale sarà lo slogan per gara cinque della finale scudetto in programma domani a Trento? 
«Non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione di trasformare la nostra stagione da deludente a stupefacente».  


Come si prepara una finale: lei ne ha giocate diverse sia in maglia azzurra che di club? 
«Ogni giocatore la prepara in modo differente, personalizzato. E’ una cosa molto soggettiva. C’è chi cerca di non pensarci, c’è chi ci pensa al punto di snervarsi. Bisogna saper trovare il giusto equilibrio. Logicamente non deve diventare un ossessione sennò si crea l’effetto boomerang». 
Come gestisce il fatto che dall’altra parte della rete ci sono diversi suoi compagni in azzurro: Sbertoli, Michieletto e Lavia? 
«Come ripeto spesso nel nostro spot non c’è contatto fisico, come in altri sport, per cui bisogna cercare di appigliarsi a qualcosa e il mezzo più semplice è scambiare quattro chiacchiere. Ci sta che ci si dica qualcosa, anche di poco carino o provocatorio. E’ una sorta di gioco che si prova a fare per provare a mandare qualcuno fuori giri. Logicamente voglio u gran bene ai ragazzi che stanno sotto rete. Sono miei amici e compagni in nazionale». 
Convenevoli a parte, che percentuale di conquistare il tricolore dà alle due protagoniste di gara cinque? 
«Indicare una percentuale è un po’ come tirare la monetina. Abbiamo il 50% di probabilità. E’ una finale secca da giocare. E’ una partita da giocare come tale è: secca non ci saranno prove di appello. Abbiamo solo questa e non è facile. Ma dobbiamo farcela». 
Chi la spunterà? 
«Chi l’approccia meglio a livello caratteriale, emotivo ed agonistico». 
Trento, seconda in regular season avrà dalla sua il fattore campo. Quanto inciderà? 
«Il fattore campo, aldilà del loro tifo caloroso, non inciderà sulla partita. Noi per vincere lo scudetto dobbiamo vincere la partita a Trento. Questa serie ci ha detto che in gara uno potevamo fare qualcosa di più. Gara tre se ne è andata per vari motivi (l’infortunio a Zaytsev, ndr); quella di domani sera è la partita». 
Cosa vi hanno detto le prime quattro partite? 
«Dovremo essere bravi nel mettere in difficoltà Trento con le nostre battute. Staccarli da rete può voler significare rendere il loro gioco più scolastico, e quindi meglio leggibile». 
Cosa dirà ai suoi compagni? 
«È il momento di onorare quello che abbiamo fatto durante tutto l’anno.

E’ arrivato il momento di regalarci la gioia che ci meritiamo a conclusione di tutte le rotture che abbiamo avuto nell’arco della stagione. Abbiamo solo questa partita da vincere». 


I precedenti


La storia ci dice che la Lube si giocherà al quinto match lo scudetto per la quarta volta nella storia. Il bilancio dei precedenti è di 2-1. Nel 2005/06 il Club marchigiano ha alzato al cielo il suo primo stendardo grazie al successo con il massimo scarto al quinto round contro Treviso al Bpa Palas di Pesaro. Il titolo fu assegnato alla bella anche nel 2017/18, quando i biancorossi caddero in tre set a Perugia, ma l’occasione per un riscatto in grande stile arrivò l’anno successivo (2018/19), con Civitanova capace di centrare una delle migliori rimonte di sempre dopo essersi trovata sotto 2-0 in gara cinque al PalaBarton. 
 

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