Lega Pro, inizia l'era Marani (con Zola). Nocelli (Ancona) in corsa per il consiglio

Lega Pro, inizia l'era Marani (con Zola). Nocelli (Ancona) in corsa per il consiglio
Lega Pro, inizia l'era Marani (con Zola). Nocelli (Ancona) in corsa per il consiglio
di Peppe Gallozzi
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 07:45
ANCONA Matteo Marani, bolognese di nascita, è il nuovo presidente della Lega Pro. Giornalista professionista classe 1970 ha superato nel testa a testa elettorale di ieri mattina, con 39 voti (2 schede bianche e 2 nulle) lo sfidante Marcel Vulpis (15 voti) succedendo così al dimissionario dal 16 dicembre scorso Francesco Ghirelli. Non hanno preso parte alla votazione l’Arzignano (assente) e la Juventus Next Gen. 23 come club cadetto. Nel prossimo biennio, Marani, sarà accompagnato dai vicepresidenti Gianfranco Zola (ex calciatore tra le altre di Napoli, Cagliari e Chelsea) e Giovanni Spezzaferri (imprenditore ed ex presidente dell’Aversa). Un pezzo di Marche, dopo la presenza sotto l’egida Ghirelli del numero uno della Vis Pesaro Mauro Bosco, potrebbe far parte ancora del Consiglio Direttivo. L’amministratore delegato dell’Ancona Roberta Nocelli, infatti, candidata al ruolo di consigliera è finita al ballottaggio (che sarà definito nella prossima assemblea di Lega, non ancora fissata) con il presidente dell’Albinoleffe Gianfranco Andreoletti. Già eletti in Consiglio Alessandra Bianchi del Padova, Patrizia Testa della Pro Patria, Carmelo Salerno della Reggiana, Antonio Magrì della Virtus Francavilla e Andrea Langella della Juve Stabia.  


La Nocelli con Marani


Roberta Nocelli aveva già esternato il suo appoggio a Marani nel corso della mattinata, ancor prima della propria candidatura a consigliera: «Sosteniamo la candidatura di Matteo Marani. Una scelta condivisa e assunta per quello che potrebbe essere il futuro. Chiediamo un cambiamento da questo punto di vista. Per noi Ghirelli ha fatto un grandissimo lavoro, però c’è bisogno di nuova linfa. Crediamo in Matteo Marani, ha voglia di fare qualcosa in più anche rispetto alla brillante carriera avuta fino ad oggi». A differenza delle votazioni per il presidente che si sono svolte intorno alle 13,15 quelle dei consiglieri sono slittate al pomeriggio (intorno alle 16 e comunque dopo la pausa).

Molti club degli aventi diritto al voto non hanno così depositato la loro preferenza nell’urna in quanto erano già ripartiti dal Salone d’onore del Coni di Roma dove si è svolta l’intera cerimonia.


Il nuovo presidente 


52 anni, Matteo Marani è stato direttore del Guerin Sportivo, di Sky Sport 24 e della Fondazione Museo del Calcio di Coverciano e Vicedirettore di Sky Sport. Ha collaborato anche con Corriere dello Sport, Messaggero e Sole 24 Ore. “Sostenibilità economico finanziaria della Lega Pro” è stato il suo manifesto elettorale per lui che, ancora attualmente, tiene anche corsi di giornalismo alla Iulm di Milano e all’Università di Bologna. E’ stato anche scrittore per via della realizzazione di due libri “Dallo Scudetto ad Auschwitz: vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo” e “La Nazionale tra emozioni e storia: un secolo di calcio azzurro” con Alessandra Maria Sette. Tra i riconoscimenti ottenuti in carriera il premio USSI nel 1996, il Piero Dardanello nel 2005 e il Beppe Viola nel 2010. 


La benedizione di Gravina


Non è tardata ad arrivare anche la benedizione del presidente della Figc Gabriele Gravina: «E’ stato un momento di massimo esercizio di democrazia, un momento complicato per il calcio italiano, una componente importante come la Lega Pro ritrova stabilità dopo pochissimo tempo - ha dichiarato il numero uno del calcio italiano ai cronisti presenti nella Capitale - Matteo (Marani, il nuovo presidente, ndr) è una persona di grande spessore e di grandi qualità umane, fondamentali per dare il giusto contributo al cambiamento per portare avanti questa rivoluzione culturale e poi è un uomo di grande cultura, è il nostro presidente della Fondazione Museo del Calcio e dovrà rimanere presidente perché per noi è fondamentale, ha fatto un grande lavoro e deve continuare a farlo. Gli impegni da presidente della Lega Pro saranno impegnativi e gravosi ma dovrà continuare anche l’impegno nel Museo perché la sua dedizione merita continuità». 

 

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