ANCONA La Lega Pro si avvia verso il rinvio della data d’inizio originariamente fissata per il weekend del 27-28 agosto. E’ quanto emerso dalla lunga e intensa giornata di ieri dove i vertici federali, che avevano già provveduto allo spostamento a data da destinarsi dei calendari, hanno ricevuto il “no” secco del Consiglio di Stato alla richiesta di anticipo dell’udienza relativa ai casi di Teramo e Campobasso che resta così fissata al 25 agosto. Ma bisogna necessariamente andare con ordine per ripercorrere tutti i passaggi dell’ennesima, infausta, vicenda estiva che riporta il calcio di Serie C all’interno delle aule di tribunale.
Tutto rinviato
Tutto parte, come detto, dal rinvio dei calendari a causa della sospensiva emessa dal Consiglio di Stato sull’esclusione del Campobasso (anche il Teramo, altra esclusa, ha scelto lo stesso organo di giustizia, l’ultimo grado di giudizio in materia amministrativa).
Il rifiuto netto del Consiglio di Stato
Dal Consiglio di Stato, neanche a dirlo, è arrivato un rifiuto abbastanza netto dove è stato ribadito che non esisteva alcuna motivazione per accogliere l’istanza federale visto e considerato che, le tempistiche, potrebbero consentire la giusta elasticità nella programmazione. Non resta, quindi, che aspettare il 25 agosto mettendo in freezer anche la Coppa Italia (per il primo turno in programma per il 20-21 agosto appare scontato il posticipo) fermo restando che la compilazione dei calendari “a prescindere” dal parere dei giudici su Campobasso e Teramo è un rischio che Figc e Lega Pro non vogliono assumersi.