Si ricomincia da capo, il caso plusvalenze torna ancora indietro in un ping pong infinito. La sproporzione della penalizzazione di 15 punti pendente sulla Juventus esiste ed è certificata dal verdetto del Collegio di Garanzia presso il Coni, che annulla momentaneamente la prima sentenza della Corte federale d'Appello e rinvia alla stessa (in nuova composizione) un altro giudizio per la riformulazione della sanzione, riempiendo quella "carenza di motivazioni" in cui in sede di udienza aveva parlato anche il procuratore generale Ugo Taucer, soprattutto rispetto al famoso articolo 4, quello sulla mancata lealtà, il cuore della condanna.
La nuova classifica di serie A
Con questa sentenza i bianconeri salgono al terzo posto con 59 punti, due in meno della Lazio seconda e tre in più della Roma che scende così al quarto posto. Al momento Inter e Milan sarebbero fuori dalla Champions league.
Il nodo dei tempi (e gli sviluppi)
Il Collegio si è preso un giorno di tempo per emettere il dispositivo, le motivazioni arriveranno entro 30 giorni, ma nulla esclude possano essere pronte prima anche in 2-3 settimane. Anzi, il Collegio di Garanzia sa benissimo che bisognerà fare il prima possibile affinché si possa giungere a una soluzione entro la fine del campionato.
Il peso della sanzione
Una sanzione, per essere tale, deve incidere, cioè togliere qualcosa al club che viene punito. Non a caso, il procuratore Chinè aveva chiesto nell'ultimo processo d'appello che la penalizzazione dovesse portare la Juve dietro, la Roma, allora quarta, togliendole la Champions. In caso di penalizzazione, il discorso resterebbe in tavola. Ma se il percorso primo-secondo-ultimo grado si concludesse dopo il 30 giugno a quel punto la pena potrebbe essere scontata nella prossima stagione. In tutto ciò c'è pure il rischio di un ulteriore ingolfamento con il secondo filone sulla cosiddetta “manovra stipendi” pronto a partire in un nuovo processo. Che caos.
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