La Juve pronta a blindare Pogba e Allegri
Marotta: "Qui stanno bene, non si muovono"

Paul Pogba
Paul Pogba
di Timothy Ormezzano
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Martedì 19 Aprile 2016, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 15:52
«Pogba non si muove». L'ad Beppe Marotta blinda ancora una volta il gioiello della corona bianconera: «Non diamo mai nulla per scontato, ma non vogliamo cedere le pedine più importanti e Pogba desidera continuare con noi. Questo è il suo habitat naturale».

Insomma, il Barça e le altre big sono avvertite: 100 milioni non bastano. E probabilmente nemmeno 120. «La Juve non mette nessuno sul mercato, a meno che non ci venga chiesto dagli stessi giocatori», sentenzia Marotta. Se Pogba alzerà i tacchi, è perché lo avrà voluto lui. Del resto, la sua permanenza è una delle garanzie tecniche richieste da Max Allegri, lui stesso altro gioiello da blindare: «Il tecnico ha gestito un'eredità pesante, dando equilibrio, lustro, motivazioni e organizzazione di gioco. Non c'è alcun rischio di rottura. Mi sembra logico che Allegri possa continuare il suo ciclo vincente». Nessuna possibilità di divorziare come era accaduto con quel Conte che potrebbe diventare socio in affari: «Con il Chelsea c'è grande stima e correttezza e i nostri rapporti con Antonio continuano a essere buoni - prosegue l'ad bianconero -. Speriamo di fare qualche operazione di mercato insieme».

No, non il passaggio di Pogba da Torino a Londra. Semmai il tragitto inverso del brasiliano Oscar e il riscatto di Cuadrado. Per l'attacco, invece, è sempre in pole Cavani: «E' un elemento assolutamente interessante», conferma Marotta.La gloria di un girone di ritorno ai limiti della perfezione (40 punti su 42 con appena 2 gol subiti) è segnata dal dolore per il brutto ko di Marchisio (5-6 mesi di stop), al quale oggi verrà ricucito il crociato anteriore del ginocchio sinistro alla Clinica Fornaca di Torino. «Vogliamo vincere lo scudetto e la Coppa Italia per Claudio e Caceres - dice Padoin, eroe nemmeno troppo per caso a detta dei suoi tanti fan bianconeri -. La storia è lì, adesso andiamo a prendercela». Basta che nelle prossime due partite contro Lazio (domani) e Fiorentina (domenica) la Juve faccia un solo punto in più del Napoli, impegnato contro Bologna (oggi) e Roma (lunedì).
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