Sfuma per Jannik Sinner il sogno di aggiudicarsi il primo Masters1000 in carriera e di diventare, a 19 anni, il più giovane trionfatore nella storia del torneo di Miami. La finale è del polacco Hubert Hurcakz (che salirà domani al numero 16 del mondo contro il 21 dell'altoatesino), che vince 7-6 (7-4 al tie-break) 6-4 la sfida tra i due grandi amici e compagni di doppio in poco più di un'ora e 40 di gioco. Di seguito il racconto del match.
PRIMO SET
Come in semifinale contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut, Sinner parte contratto e subisce il break da il Hurkacz, regalando un doppio fallo e troppi errori. Nel game successivo il polacco soffre quando non mette la prima di servizio, ma sul 40 pari l'altoatesino manda in rete due palle non impossibili per il 3-0. Sinner si sblocca sul 3-1 e comincia a far vedere qualcosa di importante. Nel quinto gioco Hurkacz dà una mano con un paio di gratuiti, ma il controbreak (3-2) arriva perché l'azzurro trova un'accelerazione di dritto e una gran risposta. Il sesto game è davvero duro: Sinner lo fa suo con due servizi vincenti, dopo aver però annullato due pericolose palle break: 3-3 da 3-0.
Hurkacz torna a ruggire nel settimo game, ma il punto più bello è di Sinner, con una risposta stretta di rovescio sulla riga su un tentativo di serve and volley del lungagnone (196 cm di altezza) polacco. Ancora brividi in battuta per il 19enne italiano, costretto a salvare di nuovo una palla break prima di centrare il 4-4. Passiamo all'undicesimo game, dove Hurkacz smette di mettere la prima e Sinner ne approfitta per il break: 6-5 e applausi per il punto del 15-40, un rovescio dal centro ad uscire al fulmicotone.
SECONDO SET
Sulle ali dell'entusiasmo il 24enne Hurkacz strappa di nuovo il servizio a Sinner nel primo game, vincendo anche gli scambi lunghi da fondo campo. L'azzurro è in difficoltà: il contraccolpo psicologico del primo set si fa sentire, mentre al polacco riesce tutto o quasi. Altro break nel terzo gioco, con Hurkacz che rischia ancora di più, attacca e si fa vedere a rete. Ed ha ragione: 3-0 “pesante”, che diventa 4-0 senza colpo ferire. Sinner evita il 5-0 annullando altre due palle break e si sblocca sul 4-1. Nel sesto gioco è Hurkacz a “riposarsi” e ad avere un inatteso passaggio a vuoto. L'altoatesino recupera uno dei due break di svantaggio e si porta 4-3 quasi senza colpo ferire. Si riaccendono le speranze in vista dell'ottavo gioco. Sul 30 pari un cross di rovescio di Sinner viene respinto da un beffardo nastro. Avrebbe potuto essere una golosa palla break. Invece Hurkacz si porta sul 5-3. Sinner sale 5-4, portando l'amico Hubert a servire per il torneo. Sul 30 pari l'azzurro si costruisce un gran punto, ma stecca la finalizzazione. Sul match point Jannik manda fuori. Fine del sogno. Ma ci saranno altre occasioni.