Jaconi ai saluti: "Smetto di allenare
In tutto 1080 panchine e tante gioie"

Osvaldo Jaconi alla guida della Fermana: lascia la panchina a 69 anni
Osvaldo Jaconi alla guida della Fermana: lascia la panchina a 69 anni
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Venerdì 4 Marzo 2016, 22:27
ANCONA - Osvaldo Jaconi ha detto stop. Lunedì sera, 29 febbraio di questo anno bisesto, è terminato il suo rapporto con la Fermana e soprattutto conclusa, a 69 anni d’età, la sua carriera da allenatore. Addio rilevante: scritto che nel 1996 ha realizzato un miracolo portando il Castel di Sangro, paese di 5000 abitanti, dalla C2 alla B, e poi riportato il Livorno in B dopo quasi 40 anni, Jaconi era il secondo tra i tecnici più longevi in attività, dopo Edi Reja che sta all’Atalanta, ed è quello che vanta più promozioni nel calcio italiano: 9, una in più di Gigi Simoni. “Lasciare in questo modo non fa piacere, ma ormai ho deciso: l’anno venturo non avrei comunque continuato - dice Jaconi, sposato, padre di due figlie e da cinque anni nonno del piccolo Francesco - In rampa di lancio c’è il mio secondo da sette anni Angelo Cetera che è pronto per fare esperienza da solo. Se qualcuno mi chiamerà, non farò l’allenatore. Semmai ci fosse qualche altro progetto, vedremo. La vita ti offre sempre possibilità, basta coglierle”.
Jaconi non ha rimpianti in una carriera lunga più di un secolo: 20 anni da centrocampista e 35 da allenatore. “Grazie a un amico che lavora in Federazione e le ha contate, posso dire di essere arrivato a 1080 panchine - dice il tecnico nato a Mondello del Lario, sul Lago di Como, ma civitanovese da una vita - Credo siano molte, ma questo non significa che sia diventato un guru. Non ho rimpianti per com’è finita a Fermo. E’ stato giusto lasciare. Anche per l’unione reciproca che mi lega da anni con il patron Vecchiola, e la stima verso tutti i soci della Fermana, il presidente Parlatoni in testa. C’era il bene della società da salvaguardare e lunedì ci siamo confrontati: s’era creata una situazione complicata, serviva una soluzione drastica. Per la prima volta in tre anni la Fermana aveva mantenuto staff tecnico e diversi giocatori puntando sulla continuità. Ora questa volontà resta perché in società si vogliono creare basi solide per il futuro, con o senza Jaconi”.
E Destro al suo posto alla Fermana? “E’ arrivato Destro, io sono mancino e ora la cosa si completa. Scherzi a parte, gli auguro di fare bene. Il fatto che abbia lasciato deve servire affinché le cose migliorino”.
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