Italservice campione d'Italia
centrata la grande impresa

Italservice campione d'Italia centrata la grande impresa
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Domenica 16 Giugno 2019, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 12:02
Acqua&Sapone 2
Italservice Pesaro 3

(dopo i supplementari)

ACQUA&SAPONE UNIGROSS: Mammarella, Murilo, Ercolessi, Lima, Lukaian, Marrazzo, Cuzzolino, Calderolli, De Oliveira, Coco, Avellino, Jonas, Fiuza, Casassa. All. Perez.

ITALSERVICE PESARO: Miarelli, Taborda, Fortini, Canal, Marcelinho, Del Grosso, Salas, Honorio, Borruto, Polidori, Mateus, Borea, Mancuso, Guennounna. All. Colini.

ARBITRI Malfer di Rovereto, Pezzuto di Lecce, Di Guilmi di Vasto; crono: Caracozzi di Foggia.

RETI 11’21”pt Cuzzolino (A), 12’27” Salas (I), 10’57”st Borruto (I), 14’10” su rigore Lukaian (A), 3’05”sts su tiro libero Marcelinho (I)

NOTE - Ammoniti Cuzzolino (A), Borruto (P), Mateus (P), Miarelli (P), Taborda (P), Mancuso (P), Lima (A), Coco (A)

MONTESILVANO - Un altro scudetto nelle Marche. Dopo la Lube, ecco l'Italservice. La squadra pesarese  è campione d’Italia. È tutto vero: il club del presidente Lorenzo Pizza ha vinto gara-5 al PalaRoma di Montesilvano ai supplementari e si è cucito lo scudetto sul petto. Con un cuore grande così. Con una forza di volontà meravigliosa. Con uno spirito di gruppo e con le qualità dei singoli. Ma soprattutto, con un tiro libero perfetto di Marcelinho a meno di due minuti dalla fine. Un’’impresa che riscrive la storia dello sport pesarese e marchigiano. Mai una squadra della nostra regione era arrivata a disputare una finale scudetto. E al primo colpo, seppure all’ultimo incontro disponibile, i ragazzi guidati da Fulvio Colini ce l’hanno fatta. Lui, Colini, il tecnico più vincente di sempre che da oggi lo è anche di più, ha fatto da condottiero ad un gruppo formato nell’estate scorsa e plasmato in 9 mesi di duro lavoro. Dopo due finali perse, in Coppa Divisione e Coppa Italia, al terzo tentativo, quello più prestigioso, Colini ha vinto ancora.

Emblematico l’abbraccio strettissimo col presidente Pizza al triplice fischio. E che dire del patron e della sua famiglia. Hanno investito risorse e tempo, ma soprattutto ci hanno messo un cuore enorme. Simona, la moglie del presidente, a fine gara era incontenibile. Impazzita di gioia prima in tribuna e poi in campo. Urlava “non è vero, non è vero”. Invece sì cara Simona. Invece sì caro Lorenzo. Invece sì cara Italservice, è tutto tremendamente, straordinariamente, meravigliosamente vero: Pesaro è campione d’Italia.

Finisce 1-1 nel primo tempo, con Salas che risponde a Cuzzolino. Pari e patta anche nella ripresa, con Borruto che porta avanti l’Italservice con un gol dei suoi e Lukaian che su rigore ristabilisce la parità. Così si va ai supplementari, dove per otto minuti i portieri sono protagonisti. Arriviamo al momento clou: mancano un minuto e 55 secondi, Borruto conquista il sesto fallo, Marcelinho entra in campo per calciare e col suo mancino magico regala il primo grande, storico, immenso scudetto all’Italservice Pesaro. Può partire la festa.
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