Figc, Gravina: «La maglia di Acerbi mostrata
come scalpo è un gesto indegno e da punire»

Kessie e Bakayoko
Kessie e Bakayoko
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Lunedì 15 Aprile 2019, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 16:45
Dura presa di posizione della Federcalcio sul caso Acerbi: Bakayoko e Kessie vanno puniti per aver mostrato la maglia del difensore laziale al pubblico di Milano dopo la sfida contro la Lazio. «Quello che è avvenuto a San Siro è un atteggiamento irriguardoso e, come ha detto anche il sottosegretario Giorgetti, indegno, che va punito, denunciato e valutato secondo le violazioni delle norme e dei principi etici del nostro mondo». Sono le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, sull'episodio avvenuto al termine di Milan-Lazio di sabato scorso. «Acerbi è un ragazzo straordinario, ci sono state delle punzecchiature sui social e forse, come ha detto Gattuso, dovrebbero usarli di meno e dedicarsi di più alla preparazione delle gare - prosegue il n.1 della Figc a La politica nel pallone su Gr Parlamento -. Ma dando la sua maglia e stringendo la mano ai giocatori del Milan ha dimostrato di voler chiudere ogni polemica. Esibire la maglia come uno scalpo sotto la curva credo sia una reazione antipatica che dobbiamo prevenire».

PROSSIMA STAGIONE
«Non vogliamo toccare l'autonomia della Lega di Serie A. Hanno fatto le loro valutazioni e noi abbiamo evidenziato che il 24 maggio lo stadio Olimpico deve essere messo a disposizione della Uefa. È chiaro che per la prima volta la chiusura di campionato per Roma e Lazio potrebbe essere in trasferta. Lasciamo trovare alla Lega la migliore soluzione». È il pensiero di Gravina, intervenuto anche sul tema delle date della Serie A per la prossima stagione.

PERPLESSITA' SULLA SUPERLEGA

«La Lega di Serie A è un elemento trainante, un riferimento, ma non è esaustiva del nostro mondo.
Come presidente federale ho la responsabilità di essere il paladino della tutela degli interessi del calcio italiano, che non può perdere la sua visibilità, il suo radicamento nei territori
» ha aggiunto il presidente della Figc, parlando poi pure del  progetto di Superlega che interessa i top club del Vecchio continente, e l'ipotesi di giocarla nel weekend: «Gli interessi economici vanno tutelati ma nel rispetto dei valori del mondo del calcio che appartiene a milioni di tifosi. Lavoriamo per migliorare tutto quello che è possibile ma non toccateci il calcio nei giorni in cui i tifosi possono seguire le loro splendide realtà, altrimenti parleremmo di un altro sport».
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