I giocatori della Samb non arretrano dallo sciopero: «Niente soldi, niente derby». L'Aic li appoggia

I giocatori della Samb non retrocedono dallo sciopero: «Niente soldi, niente derby». L'Aic li appoggia
I giocatori della Samb non retrocedono dallo sciopero: «Niente soldi, niente derby». L'Aic li appoggia
di Luca Bassotti
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Mercoledì 1 Marzo 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11:33

SAN BENEDETTO Il presidente Roberto Renzi ha promesso ai giocatori della Sambenedettese che pagherà una parte dei rimborsi spese pendenti entro domani o al massimo nella giornata di venerdì. Se alle parole non seguiranno i fatti, la squadra non scenderà in campo domenica nella sfida casalinga con il Porto d’Ascoli. È quello che hanno annunciato Angiulli e compagni ai giornalisti ieri pomeriggio, al Samba Village, prima di sostenere il primo allenamento della settimana e dopo una riunione che hanno tenuto per un’ora con il delegato dell’associazione italiana calciatori, Andrea Fiumana. I giocatori rossoblù hanno affermato che dopo la partita con il Trastevere hanno avuto un contatto telefonico con Renzi e da lì è emersa l’ulteriore promessa esternata dal patron romano. Le dichiarazioni di ieri di Angiulli e compagni hanno anticipato il comunicato stampa che è stato emesso dall’associazione italiana calciatori nel quale viene annunciato lo stato di agitazione da parte loro. 


«In stato di agitazione» 

«Facendo seguito alle comunicazioni, solleciti e richieste di adempimento inviate nelle scorse settimane alla società, evidenziamo come perduri l’insostenibile ed inaccettabile grave situazione che si protrae ormai da mesi – si legge nella nota diffusa dall’Aic a firma dei giocatori della Samb -.

Tutti gli sforzi effettuati sono rimasti vani e ad oggi è impossibile per noi continuare a svolgere l’attività sportiva in assenza di adempimento delle promesse fatte da parte del club e in assenza di qualsivoglia prospettiva finalizzata alla conclusione del campionato. Abbiamo continuato ad onorare la maglia finché ci è stato possibile attingendo alle nostre risorse personali ma, vista l’impossibilità di onorare i contratti di locazione, nonché di provvedere al nostro mantenimento, annunciamo lo stato di agitazione e comunichiamo che dalla giornata di domenica 5 marzo interromperemo tutte le attività sportive essendo diventato per noi impossibile e troppo oneroso continuare l’attività in assenza dei dovuti pagamenti da parte della società – conclude la nota -. Dispiace per la città, per i tifosi e tutti i nostri sostenitori che ci sono stati vicini e ci hanno sostenuto, in quanto avremmo voluto un finale di stagione completamente diverso». 

Cosa rischia la Samb 

Se domenica non scenderà in campo, la Samb perderà la gara a tavolino per 3-0 contro il Porto d’Ascoli. Teoricamente il presidente Renzi potrebbe ordinare di mandare sul terreno di gioco la squadra juniores, ma a quel punto come potranno reagire i tifosi? Nel caso in cui per tre partite consecutive la Samb non dovesse andare in campo e quindi rimediare tre sconfitte a tavolino per 3-0, secondo le disposizioni delle Noif verrebbe esclusa dal campionato. Nel frattempo i giocatori ieri si sono allenati e lo faranno anche nei prossimi giorni. Qualcuno parla che la mossa di ieri della squadra, ossia quella di minacciare di non scendere in campo contro il Porto d’Ascoli davanti ad ulteriori promesse di pagamento non mantenute, sia l’ulteriore forzatura che vogliano fare Angiulli e compagni per muovere le acque e stanare Renzi. Intanto il patron romano è in fibrillazione perché in questi giorni dovrebbe saldare la fattura di gennaio emessa dalla Fifa Security che svolge il servizio di vigilanza allo stadio Riviera delle Palme e le rate degli equi indennizzi in relazione ai lodi arbitrali per i calciatori della passata gestione Serafino. Nel frattempo il tecnico della Samb, Manolo Manoni, puntualizza che «io ed il mio staff stiamo con la squadra e tutti insieme vogliamo ottenere la salvezza sul campo a tutti i costi. Si vive alla giornata e vogliamo rispettare la nostra gente che ama i colori rossoblù. Solo attraverso il campo possiamo risolvere le nostre problematiche». 

Niente incontro

Intanto è calato il silenzio sulle mosse della Quanton Commodities Ltd, la società con base a Londra e che fa capo all’imprenditore romano Valerio Antonini, che ha presentato una manifestazione di interesse per rilevare la Samb. Il sindaco Antonio Spazzafumo ha annullato l’incontro che avrebbe dovuto avere domani con Claudio Anellucci, l’agente Fifa che è il referente della società operante nel comparto agricolo. 

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