La Fiorentina ha tenuto fede alla tradizione che la vede spesso vittoriosa con l’Udinese: è imbattuta, infatti, da 9 gare in A (6 vittorie e 3 pareggi) e l’ultima vittoria dei friulani coi viola risale al 2016. Solo la Juventus conta più successi interni (35) della Fiorentina (30) contro l’Udinese in Serie A.
Due doppiette, Castrovilli e Okaka, più il gol di Milenkovic le firme sulla sfida del Franchi. Iachini, confermato in settimana dal presidente Commisso, chiedeva risposte alla sua squadra dopo la disarmante prova con lo Spezia. Questo sono arrivate: la Fiorentina ha vinto e al netto degli errori che ci sono stati, la squadra ha dimostrato sul campo di essere dalla parte di Iachini. Nessuna frattura, dunque, ma solo tanto lavoro da fare perché la Fiorentina viaggia tra alti e bassi. I viola ora sono a quota 7 in classifica dopo 5 partite, mentre Gotti deve cominciare a preoccuparsi perché i friulani hanno vinto una sola volta e perso tutte le altre.
Quando lo speaker ha annunciato il nome dell’arbitro, Fourneau, i mille del Franchi lo hanno applaudito: vista la storica rivalità con la Juventus, i tifosi viola hanno particolarmente apprezzato la direzione di gara del fischietto romano nella partita di Crotone dei bianconeri. In tribuna anche il presidente Commisso che avrà ammirato De Paul, a lungo inseguito sul mercato, il migliore dell’Udinese.
VIOLA SPRINT
E’ una caratteristica della Fiorentina, partire col turbo.
CASTRO SHOW
Gli avevano chiesto di segnare almeno 10 gol in stagione, visto che a Firenze la maglia numero 10 pesa tantissimo. Gaetano sta andando oltre la previsioni, almeno come media: il terzo sigillo della Fiorentina, giunto in avvio di ripresa, un destro di cachemire ad effetto fino all’incrocio dei pali, ancora su assist di Biraghi, ha consegnato a Castrovilli la doppietta con l’Udinese e in totale il quarto centro in 5 gare. Iachini a fine partita lo ha elogiato: “Gl avevo chiesto di essere più incisivo sotto porta e ci sta ripagando, non deve mollare e andare avanti così”.
E’ stata quella la risposta della Fiorentina ai friulani che dopo la rete di Okaka avevano ritrovato coraggio. Gotti ha cominciato a dar vita ai cambi, Wallace (Arslan) e Pussetto (Ouwejean), ma è stato Dragowski a negare un gol già fatto a Okaka che di destro in area piccola aveva colpito duro. La chance friulana ha convinto Iachini a cambiare qualcosa: Kouame (Vlahovic) e Cutrone (Callejon). Poi per l’Udinese è stato il turno di Deulofeu al posto di Lasagna ammaccato dopo uno scontro con il palo. L’ex milanista dalla distanza ha impegnato ancora Dragowski davvero reattivo. Gli ultimi cambi sono stati tra i viola Pulgar (Bonaventura) e Venuti (Lirola), mentre Gotti ha inserito Forestieri (Pereyra) e Bonifazi (Samir). La panchina dell’Udinese ha funzionato meglio di quella viola: nella Fiorentina nessuno dei nuovi entrati è riuscito a dare qualcosa, soprattutto in attacco dove Kouame e Cutrone sono stati insufficienti. Mentre Forestieri ha servito un assist splendido a Okaka sul quale Caceres non è stato capace di opporre la benché minima resistenza. Altro colpo di testa dell’ex romanista e un finale da coronarie forti per i viola che si sono difesi con gli artigli. Ma vincere oggi per Iachini era l’unica cosa che contava.