La Fermana con la Vis vuole blindare la salvezza: sarà una sfida ad alta intensità

La Fermana con la Vis vuole blindare la salvezza: sarà una sfida ad alta intensità
La Fermana con la Vis vuole blindare la salvezza: sarà una sfida ad alta intensità
di Lorenzo Attorresi
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Venerdì 17 Marzo 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:47

FERMO Meno uno a Fermana-Vis Pesaro. Meno sei alla fine della regular season. Meno quattro punti dai playoff. In una stagione da tanti “più”, adesso i canarini devono mettere il cappello alla salvezza diretta, mai in discussione da oramai varie settimane, cercando di non perdere la scia del Rimini decimo (39 a 43). In casa, nel teatro del Recchioni, domani alle ore 17.30 bisognerebbe però sgambettare una Vis in clamorosa picchiata e a rischio retrocessione senza passare dai playout, per alimentare la speranza playoff. 


Ringraziamenti

Intanto, dalle parti della casetta rossa si sorride pensando proprio ai regali estivi di quella Vis Pesaro che bocciò alcuni suoi interpreti e li cedette alla Fermana.

Ringraziamenti per i difensori Stefano Pellizzari, Alessandro Eleuteri e Gabriele De Nuzzo. Il 19 agosto scorso il pacchetto sbarcò al Recchioni a titolo definitivo, quasi in sordina. Tutti e tre erano titolari martedì sera ad Alessandria nella linea a quattro di Stefano Protti. Fermana “grande” con gli scarti dei vissini, divenuti nel frattempo piccoli piccoli. Magari, sotto sotto, rideranno pure i diretti interessati, probabilmente qualcuno anche rimpianto. Il riferimento è allo stopper classe ’97 Stefano Pellizzari: in ritiro, con mister Sassarini - poi sostituito da Brevi -, aveva mostrato delle doti che non bastarono però per strappare la fiducia del club. In maglia gialloblù, invece, il “Pelli” ha trovato la sua dimensione, lui che aveva soltanto bisogno di chi credesse in lui. Attualmente il reggiano risulta essere il fermano con più minuti giocati in stagione, più di 2.500’, 30 su 32 le presenze, tutti marchiate da una crescita costante. Ci voleva anche del tempo per sfruttare i benefici della continuità che non aveva mai avuto in carriera, lui che era cresciuto nei settori giovanili di Cesena, Juventus ed Entella, che aveva fatto tappa anche in Serie B belga, che a Ravenna aveva commesso anche un’ingenuità - era andato in curva della Reggiana, squadra per cui fa il tifo, quand’era squalificato -, che proprio a Reggio ha vinto i playoff sotto Covid senza mai scendere in campo, che a Legnago prima si era salvato ai playout e poi retrocesso. In mezzo, la parentesi alla Vis Pesaro. Poi è arrivata la Fermana. Titolare inamovibile per la prima volta, errori che ogni tanto ricompaiono, ma tante prestazioni sontuose. Ed ora? La voglia di finire bene, per poi vedere cosa riserverà il futuro, dato che il contratto è in scadenza a giugno. 

I pendolini

Redditizi pure i pendolini di fascia Eleuteri e De Nuzzo, che per tutto l’anno si sono alternati con Gkertsos e Carosso. Eleuteri, terzino destro ‘98, veniva da una stagione a Pesaro con pochissime occasioni avute (2 presenze da titolare): al Recchioni ha già collezionato 26 gettoni. Colui che si è svezzato nelle cantere di Ascoli, Juve e Atalanta in estate aveva firmato un biennale, legandosi al club gialloblù sino al giugno 2024. Annuale, invece, per il terzino sinistro ’99 Gabriele De Nuzzo, a Pesaro lo scorso campionato con qualche infortunio a tormentarlo (14 gettoni). A Fermo De Nuzzo si è dimostrato in primis un professionista serio, facendosi scivolare sempre addosso le voci di mercato che sia ad agosto sia a gennaio lo portavano lontano dal Recchioni. Senza perdere mai la tranquillità, il triestino che con il Como è arrivato dalla D alla B - primo campionato vinto da protagonista, Lega Pro vissuta poi da comparsa - ha sempre risposto presente sul campo, dando il meglio quando il pallone ce l’ha avuto tra i piedi. 

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