Fermana-Protti, c'è aria di addio: se dovesse saltare il tecnico spuntano (anche) i nomi di Antonioli e Cornacchini

Fermana-Protti, c'è aria di addio: se dovesse saltare il tecnico spuntano (anche) i nomi di Antonioli e Cornacchini
Fermana-Protti, c'è aria di addio: se dovesse saltare il tecnico spuntano (anche) i nomi di Antonioli e Cornacchini
di Lorenzo Attorresi
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Giovedì 8 Giugno 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 13:05

FERMO Si sono finalmente parlati mister Stefano Protti e la Fermana. È accaduto martedì sera, colloquio tra il tecnico di Santarcangelo e il direttore generale canarino Andrea Tubaldi. Non molti discorsi, a quanto risulta: si può sentenziare tutto con un nulla di fatto, dato che le parti si dovrebbero riaggiornare tra qualche giorno, teoricamente all’inizio della prossima settimana. Ma c’è puzza di bruciato. Il club ha messo in evidenza a Protti le criticità finanziare che inficiano e ridimensionano anno per anno il progetto tecnico, “Stè” ha recepito, dispiacendosi più che altro per la “sua” Fermana, squadra per cui fa il tifo da quando se ne innamorò negli anni ’90 da calciatore. 


Il borsino

I borsini sono in continuo saliscendi, anche perché le parti dovranno ragionarci bene e le idee si stanno evolvendo.

Sarebbe un peccato che il percorso prottiano, partito lo scorso luglio con mille difficoltà dovute al ripescaggio, debba prevedere altre montagne russe. Non lo merita l’allenatore, ne è cosciente il club. E a quel punto, dopo soli dodici mesi, Protti e la Fermana potrebbero capire che è già l’ora di abbracciarsi e salutarsi, ringraziandosi vicendevolmente. Protti per esser stato lanciato in C, la Fermana per essersi salvata con un allenatore passionale. Al servizio, ovviamente, adesso c’è la società che dovrà illustrare come stanno le cose. Tubaldi dovrebbe farlo direttamente domani, nel corso di una conferenza stampa in procinto di essere convocata nella pancia dello stadio Bruno Recchioni. 

La vicenda

La vicenda contrattuale di Protti è semplice: il rinnovo automatico si è concretizzato grazie alla salvezza ottenuta il primo aprile strapazzando il Siena, ma nel contratto non sono presenti i benefit di cui “Stè” godeva l’anno scorso. Ossia vitto, alloggio ed utenze di casa, ad esempio: molti dettagli sarebbero da ridiscutere, non facile essendo la società alle prese con l’ennesima spending review. Spolpata fino all’osso, la Fermana non può garantire certi dettagli, ancor prima di parlare di campo, di calciatori, di calcio giocato. Capire quando è il caso di alzarsi dal tavolo è capacità illuminante, e per Protti, che il suo cerchio già l’ha chiuso - Serie C1 conquistata nel ’96 da bomber e capitano, brillante esordio in Lega Pro da allenatore quest’anno -, il batticuore è quotidiano. 

Le alternative 

Se dovesse essere addio, non sarebbe colpa di nessuno. A quel punto la Fermana andrebbe su alternative già individuate. Con Massimo Paci, ex Montegiorgio, Pordenone e Pro Vercelli, un contatto esplorativo ci fu già verso aprile: l’ex difensore di Serie A abita a pochi chilometri dal Recchioni, anche se il suo passato bianconero - indossò la maglia del vicino Ascoli - rischia di tirare in mezzo quel campanilismo che è il sale del calcio. Nell’atmosfera attorno alla casetta rossa, però, si respirano pure altri possibili nomi, quelli di alcuni cavalli di ritorno. O il romagnolo Mauro Antonioli, canarino dall’ottobre 2019 al dicembre 2020, o il fanese Giovanni Cornacchini, reduce però da un biennio in Serie D in picchiata tra Forlì (esonero) e Vastese (retrocessione ai playout qualche settimana fa). Antonioli, invece, che dalla Fermana fu esonerato per far posto proprio a Jo Condor nella Lega Pro 2020-21, è stato apprezzato per il suo percorso di redenzione all’Imolese in mezzo a tante difficoltà societarie. Molto dipenderà anche dal direttore sportivo futuro: Massimo Andreatini ha ancora un contratto e la stima del dg Andrea Tubaldi. 

Il cimelio 

Intanto domenica scorsa, in occasione dell’Eco Day che ha popolato viale Trento, Casa Fermana ha aperto le porte al popolo gialloblù che ha potuto così accedere allo store e al Museo dedicato alla storia ultracentenaria del club. «Ottima la risposta dei nostri tifosi - si legge in una nota -. Un grazie particolare inoltre al giovane Mattia Matè che ci ha donato, consegnandola direttamente al Club Manager Walter Matacotta, la riproduzione dello storico logo canarino da lui riprodotto e costruito».

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