I tifosi della Fermana: «Gadda bandiera dell'Ancona, non lo vogliamo»

I tifosi della Fermana: «Gadda bandiera dell'Ancona, non lo vogliamo»
I tifosi della Fermana: «Gadda bandiera dell'Ancona, non lo vogliamo»
di Lorenzo Attorresi
4 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Luglio 2022, 01:40

FERMO La Fermana ha trascorso una soporifera domenica di relax in spiaggia ma intanto la tifoseria, o parte di essa, ha voluto “gettare in mare” Massimo Gadda, mister evidentemente non gradito per il suo essere una bandiera dell’Ancona. Il tecnico milanese ma oramai ravennate d’adozione, su cui la dirigenza canarina ha posato gli occhi in questi giorni interlocutori, ha fatto discutere la piazza gialloblu. Alcuni esponenti della Curva Duomo, ma anche altri della fazione più moderata, hanno preso posizione contro l’ex calciatore di Serie A che al Conero era conosciuto come “Gaddao Meravigliao”. 

 
I tifosi protestano: «A Fermo non lo vogliamo» 
«In merito a queste voci, vorremmo far sapere che noi tifosi della Fermana non permetteremo di mettere piede al Recchioni ad una bandiera dell’Ancona.

Solleveremo una rivoluzione. Ci farebbe piacere che questo concetto venga pubblicato dalla stampa», alcuni dei messaggi recepiti. Al momento nessun comunicato ufficiale da parte dei gruppi o associazioni organizzate, ma “avvertimenti” generici arrivati anche alle orecchie della nuova società.

Insomma, dopo una retrocessione dolorosa, nel momento in cui i supporters pretenderebbero di ripartire con l’entusiasmo sopito dall’ultima tristissima stagione, sarebbe per loro inconcepibile fare quadrato attorno a Gadda, tecnico ex Forlì che in questi giorni sta lottando con due ex gialloblù come Stefano Protti e, a quanto pare, anche Giovanni Cornacchini, per aggiudicarsi la panchina canarina. Il mal di pancia nei confronti di Gadda, tra l’altro padre di Andrea, ex centrocampista gialloblu del 2016-17 (Serie D stravinta e Gadda junior protagonista nella parte finale), è stato manifestato pure dalla pagina facebook “Fermanità Nostalgica”, un punto di riferimento comunicativo del mondo gialloblù.

Le reazioni

«A questa piazza adesso serve entusiasmo, serve una scossa, serve che qualcuno prenda in mano la situazione e centri gli obiettivi prefissati, uno su tutti chiaramente è il ripescaggio in Serie C – si è letto nel post prodotto -. Speriamo che l’innesto del dg Andrea Tubaldi possa davvero far cambiare marcia in fretta ad una società che ora non esiste. Ci avete chiesto di commentare anche i nomi dei possibili allenatori usciti sulla stampa, ma sinceramente non vogliamo scendere a provocazioni. Gadda per quanto ci riguarda è più preparato di Klopp e più vincente di Guardiola, però non ce ne voglia: proprio nei giorni in cui la Curva è bersagliata da una pioggia di diffide imbarazzanti per i fatti di Fermana-Ancona (lo scorso marzo i supporters biancorossi tesero una imboscata ai tifosi di casa arrivando sin sotto alla Duomo, ndr) esce fuori il nome della bandiera per eccellenza proprio dell’Ancona. A spasso per tre stagioni, va a Forlì da subentrato e viene esonerato dopo cinque partite in Serie D. Ci sembra più uno scherzo che altro». 


Destro venne accettato
Discorsi molto chiari, dunque. Si dirà che soltanto pochi anni fa, ossia nel marzo del 2016, la città di Fermo fu capace di accettare con serenità una bandiera dell’Ascoli, quel Flavio Destro che con il suo lavoro ha cambiato la storia gialloblù totalizzando una miriade di successi, ma evidentemente per il popolo canarino il contesto attuale è assolutamente diverso. Ed è per questo che, secondo chi si è esposto, questa società dovrebbe agire in altro modo, ossia privilegiando il cuore fermano di Stefano Protti, ad esempio, ricordato per i suoi trascorsi da capitano nel 1996 quando la Fermana vinse i playoff di C2 planando in C1 per la prima volta nella sua storia. Protti, da tempo immemore alla guida della Sammaurese in Serie D, ha congelato il biennale con la sua società per aspettare la Fermana, ma non potrà farlo in eterno. Ci sarà un’accelerata da questo punto di vista? Cornacchini è l’outsider e bisogna fare attenzione proprio perché Jo Condor è solito a prendere decisioni strane e spiazzanti. Ce lo vedreste a dir sì adesso, dopo aver salutato tutti dodici mesi fa? Non lo farebbe nessuno. Lui sì. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA