Doppietta di Barrow e assist di Sansone, 3-0 Bologna. Un punto in 9 partite per il Parma

Doppietta di Barrow e assist di Sansone, 3-0 Bologna. Un punto in 9 partite per il Parma
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Domenica 7 Febbraio 2021, 20:56

E’ la sera del Bologna, come all’andata, non del Parma. E c’è il timore che i crociati siano davvero destinati alla retrocessione. Perdono 3-0, addirittura, al Tardini, dopo i 2-0 in sequenza: con la Lazio, a Napoli e con la Sampdoria. Avevano subito due gol anche in coppa Italia, all’Olimpico, sempre con la Lazio. Da quando D’Aversa ha sostituito Liverani ha solo pareggiato a Reggio, con il Sassuolo, e adesso in queste città si teme una retrocessione parallela, dei crociati in B e della Reggiana in C, da dove si era affrancata dopo ben 21 stagioni.

Il Parma, dunque, è in stagione disperata, esattamente come l’ultima con Roberto Donadoni, allora però stava per fallire, stavolta è solidissimo, con il presidente americano Krause e i 7 di Nuovo Inizio, restano 17 gare per conquistare il quartultimo posto. Il Crotone è dietro, nonostante il confronto diretto vinto, il Cagliari avanti e comunque gioca meglio, il Torino ha rimontato la Fiorentina a fatica ma è stato anche capace di riprendere l’Atalanta, avanti 3-0 a Bergamo. Lì finì il Parma di Liverani, che avrebbe meritato una pazienza ancora superiore, come desiderava il direttore sportivo Marcello Carli, che l’aveva scelto. Per ora, per ora, il d’aversismo non paga, cioè l’aspettare, la difesa, la squadra corta, non paga. Il mercato non è stato condiviso appieno da Roberto D’Aversa, che dopo due promozioni risicatissime e due salvezze larghe adesso firmerebbe l’impresa più complicata della carriera, riuscisse ad arrivare terzultimo.

A Parma è stata la sera di Musa Barrow, doppietta in mezz’ora e da centravanti, ruolo in cui raramente convince. Gli assist sono di Nicola Sansone, da sinistra. Nel recupero segna Orsolini, servito da Soriano. Il Bologna sale intanto a +8 sul terzuoltimo posto, aggancia il Benevento che venerdì verrà al Dall’Ara.

Mancherà Svanberg, una certezza, preferito da Mihajlovic in regia, al posto di Dominguez, mentre Skov Olsen è a destra, esterno alto.

Il primo gol è su punizione di Sansone, Barrow di testa. Brugman esalta Skorupski, che a Empoli era da Champions league, a Bologna non sempre. L’ex Bani manda a lato, di tacco e poi concede il raddoppio al gambiano, sinistro incrociato, da marcatura leggera.

Alla ripresa debutta Man, il romeno costato 15 milioni, entra per Bani, con passaggio al 4-3-3. Le occasioni sono per Gervinho e Skov Olsen. Poi il danese si perde Gagliolo, sul secondo palo però la palla esce. Sansone manca il tris, Skorupski invece si accartoccia sulla conclusione da fuori di Kucka. Palacio sbaglia un gol appena entrato, dopo il tunnel a Osorio. Debutta Zirkzee, olandese figlio di congolese e nigeriana, arrivato dal Bayern Monaco: serve Mihaila, anche il romeno spreca. Orsolini calcia forte, di destro, esulta nel recupero e insegue l’Europeo. Il patron canadese Joey Saputo è tranquillo anche quest’anno, rischiò la retrocessione solo con Pippo Inzaghi, certo nel capoluogo emiliano si vorrebbe l’Europa. 

Mai in serie A il Parma aveva perso 5 partite al Tardini, è fermo a un punto conquistato in 9 gare. Cyprien al Monaco ispirava Balotelli, Andrea Conti viene da infortuni, da stagioni con un minutaggio basso, Brugman in serie A raramente ha convinto. Kurtic regredisce, Cornelius anche, Bruno Alves a 39 anni fatica. Gregari e giovani diffilmente sapranno riprendere le quintultime, il rischio è di staccarsi in anticipo. Il calendario è incoraggiante: a Verona, con l’Udinese, a La Spezia, servirebbero 5 punti, per dare un segnale. Impossibile il ritorno di Fabio Liverani, neanche un’alternativa a D’Aversa, che in carriera non ha mai sbagliato.

Il Bologna non prende gol, avviene raramente, i suoi comprimari lievitano.

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