Novak Djokovic ha ammesso in un post su Instagram che la dichiarazione di viaggio rilasciata alle autorità di frontiera al suo arrivo in Australia conteneva informazioni non corrette, avendo affermato nel questionario Covid che non aveva viaggiato nei 14 giorni precedenti, mentre in realtà si era recato in Spagna dalla Serbia.
Il tennista, che dopo una prima vittoria in tribunale attende ancora la decisione definitiva del governo di Canberra sul visto per restare nel Paese e partecipare agli Australian Open, ha parlato di un «errore umano e certamente non volontario» di un membro del suo staff, precisando che «nuove informazioni» sono state fornite alle autorità australiane per «chiarire questa questione».
"Intervista da positivo al Covid"
Nel suo post Djokovic ammette anche che due giorni dopo essere risultato positivo al coronavirus ha infranto le regole di isolamento per incontrare un giornalista per una intervista. «Mi sono sentito in dovere di condurre l'intervista a L'Equipe perché non volevo deludere il giornalista», ha scritto Djokovic nel post di Instagram, ammettendo che avrebbe dovuto rimandare, ma sottolineando che in quell'occasione ha «preso le distanze sociali e ho indossato una mascherina, tranne quando è stata scattata una fotografia». È invece «disinformazione», ha aggiunto, quella che sostiene che sia andato in giro dopo il test positivo del 16 dicembre.
Nessuna decisione prima di domani
Una decisione sul caso di Novak Djokovic non verrà presa prima di domani.