A tre minuti dalla fine Messias, che la maggior parte per comodità chiama Junior, permette al Diavolo di restare aggrappato alla Champions e di giocarsi il tutto per tutto il 7 dicembre a San Siro contro il Liverpool. Non dipenderà soltanto dai rossoneri, ma Stefano Pioli non si sarebbe mai immaginato di giocarsi la qualificazione fino alla fine, in un girone tosto come questo. Deve tutto a Messias, che appena cinque anni giocava nello Sport Warique, squadra a maggioranza peruviana del campionato amatoriale Uisp nella periferia di Torino. La realtà supera la fantasia e il brasiliano che all’epoca faceva il fattorino per un negozio di elettrodomestici (il lavoro era la forma di compenso da parte della squadra amatoriale) affonda l’Atletico Madrid, non un’avversaria qualunque. Succede tutto a 180 secondi dalla fine, appunto. Un assist di Kessie e il gol di Messias a regalare al Milan una vittoria meritata.
Perché il Diavolo gioca un’ottima gara fin dal primo tempo.
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