Striscioni esposti in diversi punti di Roma, ognuno diverso ma con un messaggio univoco: dopo il dramma dell'emergenza coronavirus considerare la ripresa del campionato di serie A una priorità assoluta è sbagliato. Questa la ferma presa di posizione dei principali gruppi ultras della Roma, che questa mattina hanno deciso di piazzare gli striscioni di dissenso in varie zone della Capitale.
LEGGI ANCHE:
Ancora guai per Gascoigne: viola il lockdown per andare al pub clandestino. E la fidanzata Wendy lo molla
«C'è chi muore, chi soffre e chi lucra: stop al campionato», «Italia in emergenza sanitaria e sociale, questo campionato si deve fermare», «Con la nazione in questo stato siamo contrari alla ripresa del campionato» e «Il concetto è chiaro: per voi conta meno la salute del denaro! Finché l'emergenza non è finita... nessuna partita! Società e calciatori, donate soldi e tamponi a famiglie e dottori!». Ma anche «Sugli spalti senza la mia gente, che non riparta niente!», «Prima il rispetto e la dignità... per noi il campionato finisce qua!» e «Non siamo complici dei vostri interessi, un calcio al pallone non cancella i decessi. Questa è la nostra mentalità... il gioco finisce qua!».
Questa netta presa di posizione accomuna gli ultras della Roma a storici rivali come i tifosi del Brescia e dell'Atalanta. Le tifoserie organizzate delle due province lombarde più colpite dal coronavirus, già più di un mese fa, avevano chiesto a gran voce di non far ripartire il campionato, perché, come avevano ben spiegato gli ultras bergamaschi, «esultare per un gol della Dea dopo aver pianto amici e parenti non avrebbe senso». Su questo, gli ultras romanisti e quelli del Brescia e dell'Atalanta sono assolutamente concordi, anche se i più maligni sostengono che questa presa di posizione derivi dal timore per la Lazio in piena corsa scudetto. Eppure, per quanto riguarda l'Atalanta, il dramma del coronavirus è arrivato proprio nel momento più alto della storia del club bergamasco, brillantemente qualificato ai quarti di Champions League e con una seria ipoteca alla partecipazione alla massima competizione continentale anche nella prossima stagione.
Va detto, tuttavia, che la posizione degli ultras della Roma non coincide con quella della società: i dirigenti giallorossi, infatti, spingono con decisione per una ripresa delle sedute a Trigoria, poiché le strutture del centro Fulvio Bernardini consentono ai calciatori di allenarsi in sicurezza. Inoltre, in sede sono già arrivati i primi calciatori, che si sono sottoposti a nuove visite mediche in attesa del via libera per poter tornare ad allenarsi dopo due mesi di lavoro individuale a casa. In questo, la posizione di Roma e Lazio è esattamente la stessa.
Coronavirus, gli striscioni degli ultras della Roma contro la ripresa del campionato
3 Minuti di Lettura
Martedì 5 Maggio 2020, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 15:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA