Conte, i dolori del giovane Ct
Troppi stranieri e tanti infortuni

Conte, i dolori del giovane Ct Troppi stranieri e tanti infortuni
di Ugo Trani
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Mercoledì 3 Settembre 2014, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 19:33
FIRENZE - Onori e dolori. Antonio Conte, in poche ore, si rende conto che qui non si sta come nei club.

Anche se la vetrina è sempre internazionale, la panchina dell'Italia diventa spesso scomoda. Non c'entrano le critiche: quelle se le aspetta al primo risultato negativo. Sono gli imprevisti di inizio gestione a intralciare il suo lavoro. Da gestire all'interno e all'esterno.



PARTENZA AD HANDICAP

L'allarme per l'invasione straniera è scattata seguendo la giornata iniziale del nuovo torneo, contando subito, nella partita di sabato sera all'Olimpico che il ct ha seguito dal vivo, gli italiani titolari della Fiorentina di Montella contro la Roma di Garcia: zero. L'emergenza per il debutto nelle qualificazioni contro la Norvegia sta invece lievitando proprio qui a Coverciano. I primi avvertimenti indicavano subito il percorso a ostacoli. Avrebbe voluto Pazzini come centravanti, ma il milanista si è arreso prima di ricevere la convocazione. Indisponibili altri due attaccanti: Borini e soprattutto Rossi che chissà quando e se tornerà. In difesa ha dovuto rinunciare al fedelissimo Barzagli e allo stesso Santon, entrambi convalescenti. A loro si è aggiunto Pirlo, appena convinto da Conte a restare in Nazionale.



OUT IN TRE

Lunedì la lombosciatalgia ha escluso subito Paletta: il difensore del Parma è già a casa, sostituito in corsa dallo juventino Ogbonna. Osvaldo si è arreso per «un'infiammazione articolare al muscolo dell'anca», come ha spiegato il professor Castellacci, responsabile dello staff medico azzurro. Tagliato pure il centravanti che ieri è rimasto a Coverciano a fare fisioterapia e dal pomeriggio in campo Quagliarella che torna dopo quasi 4 anni (ultima gara contro la Romania, 1 a 1, nell'amichevole del 17 novembre 2010 a Klagenfurt: suo il tiro deviato da Marica per il pari). Il ct con il neogranata ha avuto più di un dissidio quando lo ha allenato alla Juve (litigò con Alessio che, in panchina al posto di Conte, all'epoca squalificato, lo tolse a San Siro contro il Milan). Ma ha puntato su uno dei pochi italiani schierato titolare in campionato. Oltre all'ex bianconero, tra i presenti, solo El Shaarawy e Zaza sono partiti dall'inizio. Impiego parziale per Osvaldo e Immobile, nessun minuto per Destro e Giovinco. Ieri mattina si è fermato pure Chiellini: ecografia e risonanza magnetica hanno escluso lesioni muscolari. Ma il difensore della Juve ha un edema al polpaccio (spesso è stato fuori per lo stesso problema e alle due gambe) che lo esclude per l'amichevole di domani a Bari contro l'Olanda.



ATTACCO DA SCEGLIERE

Pazzini con Immobile: questa l'idea di Conte prima del forfeit del milanista. Adesso il ct sta ruotando tutte le punte, affiancandole all'unico reduce del mondiale. Giovinco ha le sue chance, conoscendo i movimenti richiesti da ct. Destro e Zaza, però, sono in ballo. Come El Shaarawy che ha rivelato: «Ho dato la disponibilità a giocare sia sull'esterno che da punta». «Non sono nessuno, ma punto a diventare il più forte» ha chiarito Zaza. «Sono felice come la prima volta: nei tre anni alla Juve con Conte ho giocato tante partite».



NUOVE ESERCITAZIONI

Senza Chiellini, cambia la difesa a tre. Con meno certezze per il ct che avrebbe voluto schierare due juventini, il secondo è il centrale Bonucci, e Ranocchia che conosce bene da quando lo allenò al Bari. E, invece, dovrà per forza modificare il reparto. Sia al mattino che al pomeriggio, sulla sinistra, Conte ha provato Astori che, per la verità, è abituato a giocare a quattro (ora con Garcia, ma anche l'anno scorso al Cagliari). Insomma, almeno nell'amichevole di domani sera contro l'Olanda, deve sperimentare un giocatore in un ruolo diverso da quello che ricopre nel club. L'alternativa è Ogbonna che, avendolo avuto alla Juve, almeno conosce i movimenti. In bianconero, comunque, lo ha utilizzato poco. Negli ultimi addestramenti ha insistito sugli stessi interpreti. Davanti a Buffon ha piazzato i centrali, Ranocchia, Bonucci e Astori, sulle due corsie Candreva e De Sciglio, come regista De Rossi (l'alternativa è Verratti) affiancato da Parolo e Marchisio (lo juventino è squalificato: salterà la gara di martedì a Oslo contro la Norvegia), davanti Immobile e Giovinco. Il primo innesto è stato Florenzi per Parolo, poi Ogbonna per Astori. Rotazione in avanti. Nel pomeriggio assetto con 11 uomini più il portiere. Nella formazione titolare, tre punte invece di due: Immobile con Quagliarella e Zaza.
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