Serie B, ripescato il Vicenza
Pisa e Juve Stabia protestano

Serie B, ripescato il Vicenza Pisa e Juve Stabia protestano
di Leonardo Testai
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Giovedì 28 Agosto 2014, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 09:49
FIRENZE - Il Vicenza ripescato, il Pisa che protesta, la Juve Stabia anche: comincia con una decisione che divide la stagione calcistica della serie B.

Ma in vista ci sono le riforme di cui - sottolinea il presidente Figc Carlo Tavecchio - il calcio italiano ha bisogno, a cominciare da quella dei campionati, e per questo serve «collegialità e comportamenti consoni, altrimenti sarà dura».



Oggi a Coverciano, dopo il tradizionale via alla stagione arbitrale, la decisione della federazione: ad essere riportata nel campionato di serie B come 22/a squadra dopo il fallimento del Siena è il Vicenza. Festa grande nella patria calcistica di Paolo Rossi, ma il presidente del Pisa Carlo Battini ha annunciato un ricorso. Mancava un documento relativo all'impianto di illuminazione, che però secondo la società toscana non era stato richiesto fino a oggi. «I numeri hanno dato ragione al Pisa», ha affermato Battini, che si affida ora all'avvocato Mattia Grassani, specialista del diritto sportivo: il ds dei toscani Pino Vitale parla invece di «dilettanti» che lavorano con Battini.



Delusione anche per la Juve Stabia, da cui ambienti trapela la possibilità di un ricorso al Tar. «È una scelta che faremo con serietà, responsabilità, e la consapevolezza di dare qualche dispiacere», aveva detto in mattinata il presidente della Lega di B Andrea Abodi, primo del meeting Aia. Alla riunione degli arbitri, prima volta da presidente federale di Carlo Tavecchio: «Non possiamo più permetterci di sbagliare - ha sottolineato - ogni stagione ha i suoi fermenti: bisogna sfruttare questi due anni per le riforme, che al calcio servono come quelle per il Paese, ma se non troveremo fra di noi collegialità e comportamenti consoni allora sarà dura».



Riforme, dunque, e discontinuità: queste le linee guida di Tavecchio. «Forse ho responsabilità più grandi di me, ma ricordo che in questi anni ho dedicato tutto il mio tempo al calcio, non ho altri interessi; con la collaborazione di tutte le componenti e le istituzioni potremo provare a ripartire. Le riforme devono partire dalla base, coinvolgendo i centri giovanili federali, creando un'organizzazione di scouting, oggi le società si affidano solo alle proprie organizzazioni. Inoltre - ha continuato Tavecchio - bisogna lavorare sulle riforme dei campionati, non possiamo più permetterci tutti questi club professionisti perchè le risorse rischiano di essere meno importanti. Tutti questi cambiamenti, compreso quello che dovrà rendere la Federazione più snella, al passo con i tempi e con un ricambio generazionale nella classe dirigente, avranno bisogno anche di discontinuità rispetto al passato».



Ottimista il presidente della Lazio Claudio Lotito, fra i grandi elettori di Tavecchio: «Carlo ha l'autonomia e la personalità per fare qualsiasi cosa, attraverso lui si possono creare quelle riforme da noi auspicate».



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