Stefano Colantuono tifa per la Samb
"Giusta la promozione tra i prof"

Stefano Colantuono durante una partita dell'Udinese
Stefano Colantuono durante una partita dell'Udinese
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Venerdì 8 Aprile 2016, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 17:48
SAN BENEDETTO - "E’ giusto che San Benedetto e la Samb tornino nel calcio professionistico. E’ impossibile che una piazza così blasonata possa stare nei dilettanti. Sono molto felice che domenica la Samb raggiunga l’importante traguardo della Lega Pro”. Anche nelle parole di Stefano Colantuono, ex allenatore di Udinese e Atalanta, c’è tutta la propria soddisfazione per il ritorno della Samb nei campionati professionistici. Il 54enne tecnico di Anzio vive a San Benedetto e con la Samb ha chiuso la sua carriera calcistica aprendo brillantemente quella da allenatore. Quando viene intervistato dalle televisioni nazionali e dai quotidiani sportivi non fa altro che ribadire la sua passione per la Samb. Da calciatore ha disputato tre campionati con la maglia rossoblù, vincendone due (di Eccellenza nella stagione 1994/95 e di Serie D nella stagione 2000/01) e da allenatore ha guidato la Samb per due anni, conquistando una promozione in C1 (nel campionato 2001/02) e ne ha sfiorata un’altra, quella in B, vanificata soltanto nelle semifinali playoff con il Pescara nel campionato 2002/03. Ma tornando alla sua seconda vittoria di campionato con la maglia rossoblù da calciatore, che risale a quindici anni fa, fu proprio nella gara Samb-Jesina che la squadra allora allenata da Giovanni Mei conquistò la matematica certezza della promozione in C2. Quel match finì 1-0 con la rete dell’attaccante Claudio Cacciatori. “Quel giorno me lo ricordo benissimo - dice Colantuono - Uno stadio pienissimo di tifosi e con un grande entusiasmo. Entrammo in campo con una carica incredibile. Quel campionato fu straordinario. Partimmo male, poi dopo il cambio dell’allenatore e l’arrivo di Mei facemmo una marcia incredibile. Il Latina e il Tivoli fecero di tutto per metterci il bastone fra le ruote con il famoso caso Cianci, ma la nostra squadra era un rullo compressore. Quella era una squadra che, per attaccamento e temperamento, era una delle migliori dove ho giocato. Spero che la coincidenza con la gara della Jesina possa portare bene alla Samb di Palladini”.
Domenica Colantuono sarà al Riviera per partecipare alla festa della Samb. “Da bambino tifavo Roma, ma ora ho due squadre nel cuore - conclude Colantuono - La prima è la Samb, alla quale devo tutto per la mia carriera da allenatore perché da San Benedetto è partito tutto. La seconda è l’Atalanta. Domenica non mancherò allo stadio. Mi metterò al mio solito posto, sotto ai parterre della tribuna, per tifare la Samb”.
 
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