Giro, Zakarin vince sulle Alpi
e Polanc conserva la maglia rosa

Giro, Zakarin vince sulle Alpi e Polanc conserva la maglia rosa
di Francesca Monzone
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Venerdì 24 Maggio 2019, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 19:03
Il russo Ilnur Zakarin, il filiforme corridore della Katusha Alpecin, ha vinto in solitaria il primo arrivo in salita del Giro d’Italia: 196 chilometri da Pinerolo a Ceresole Reale. Secondo posto per Nieve a 35” dal russo seguito da Landa a 1’19”. Carapaz ha chiuso in quarta posizione.

Guerra tra i big con Roglic e Nibali che sono arrivati a 2'57" con alle spalle Sivakov a 3'33". Bene anche Formolo che si è preso la decima posizione a 3’50” da Zakarin. 
Ambizioni di vittoria finite per Miguel Angel Lopez che ha tagliato il traguardo con 4’11” di ritardo. Il colombiano dell’Astana a questo punto potrà puntare solo ad una vittoria di tappa. In casa UAE Polack è riuscito a limitare i danni e mantiene la maglia di leader della corsa. Al secondo posto Roglic a 2’25” con Zakarin che guadagna tanto e chiude il podio a 2’56”. Anche Nibali ha guadagnato, ora è quinto a 4’09”, ma davanti ha Mollema a 3’06” dallo sloveno. Grande sforzo ripagato per Giulio Ciccone che si riprende la maglia azzurra dedicata agli scalatori.

Una frazione che ha detto tanto oggi su chi potrà vincere la corsa rosa. È stata sfida tra gli uomini di classifica, con un duello silenzioso tra Nibali e Roglic, fatto di piccoli attacchi ma senza mai affondare il coltello. 
Una corsa infuocata con una prima fuga formata da 25 corridori, che ha animato la prima parte della corsa con: Bauke Mollema (TFS), Andrey Amador (MOV), Ilnur Zakarin (TKA), Mattia Cattaneo (ANS), Davide Formolo (BOH), Víctor De La Parte (CPT), Eddie Dunbar (INS), Tony Gallopin (ALM), Gianluca Brambilla (TFS), Dario Cataldo (AST), Mikel Nieve (MTS), Alexis Vuillermoz (ALM), Joe Dombrowski (EF1), José Joaquín Rojas (MOV), Fausto Masnada (ANS), Giulio Ciccone (TFS), Domenico Pozzovivo (TBM), Andrey Zeits (AST), Ion Izagirre (AST), Rubén Plaza (ICA), Antwan Tolhoek (TJV), Nicola Conci (TFS), Christopher Juul-jensen (MTS), Antonio Nibali (TBM), Krists Neilands (ICA) e Héctor Carretero (MOV).
La fuga viene ripresa a 65 chilometri dal finale, ma gli attacchi di chi vuole vincere non si fermano. Sull’ultima salita quella che porta sul traguardo di Ceresole Reale, Zakarin ha iniziato una serie di attacchi, che hanno portato a ridurre il gruppo dei migliori. Il capitano della Katusha rimane da solo con Nieve, mentre dietro Lopez è in difficoltà. Ci sono anche Nibali con Roglic, e Carapaz con Majka. Zakarin continua a rilanciare negli ultimissimi chilometri, sfiancando Nieve che si stacca. A 1000 metri dal traguardo il russo ha la certezza di vincere e rientrare nella classifica generale e per questo spinge ancora di più sui pedali. Ilnur senza più nessuno alle spalle e in mezzo a due ali di folla, si è preso la vittoria a Ceresole Reale e per lui questa è la seconda vittoria al Giro, dopo quella di Imola nel 2015.
Domani si correrà la frazione numero 14. Da Saint-Vincent si arriverà Courmayer dopo 131 chilometri di corsa. Ci saranno 4 gpm da scalare
e si sfioreranno ancora i 2000 metri con il colle San Carlo. 

Ordine d’arrivo

1. Jan Polanc (UAD) 54:28:59

2. Primož Roglic (TJV) +2:25

3. Ilnur Zakarin (TKA) +2:56

4. Bauke Mollema (TFS) +3:06

5. Vincenzo Nibali (TBM) +4:09

6. Richard Carapaz (MOV) +4:22

7. Rafal Majka (BOH) +4:28

8. Mikel Landa (MOV) +5:08

9. Pavel Sivakov (INS) +7:13

10. Miguel Ángel López (AST) +7:48






 
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