ANCONA Il dado è tratto e oggi diventerà storia. Ancona calcistica avrà il suo centro sportivo e tutto ciò grazie all’impegno congiunto dell’Us Ancona e del Comune. Negli ultimi mesi, le due realtà hanno lavorato in stretta sinergia per realizzare il sogno espresso dal presidente biancorosso Tony Tiong sin dal suo approdo in Italia e nel capoluogo marchigiano. Nella mattinata di ieri, alle 9.30, la società dorica nella persona dell’amministratore delegato Roberta Nocelli ha depositato l’offerta per il bene immobile in questione (la scadenza era fissata per le 12.00) negli uffici comunali di Largo XXIV Maggio e stamattina, alle 10 a Palazzo degli Anziani, attenderà l’apertura delle buste in seduta pubblica. Apertura da cui scaturirà l’ufficialità dell’acquisizione dei 74.016 mq, all’incirca sette ettari e mezzo, adiacenti al Del Conero dove poi sorgerà la struttura. Oltre a quella dei dorici non si hanno notizie di altre offerte presentate ma per la certezza completa, come regolamento impone, bisognerà attendere la sopracitata seduta odierna.
L’incontro con Guidotti
Più emozionata del solito Roberta Nocelli, arrivata in centro intorno alle 8.45 insieme alla segretaria generale Roberta Mancini e al responsabile della comunicazione Paolo Papili.
Il nome
La società che, tecnicamente, acquisirà il bene dovrebbe chiamarsi Ancona Sports Center Srl contenendo, forse, implicitamente anche l’indicazione del nome per il centro sportivo. Sarà una struttura moderna e all’avanguardia riservata tanto alle giovanili quanto alla prima squadra. I lavori, secondo quanto annunciato dalla stessa società nella riunione con gli sponsor avvenuta nella sede di via Schiavoni il 5 febbraio (all’indomani della vittoria sulla Reggiana, ndr), potrebbero essere suddivisi in tre step. Nella prima fase saranno realizzati due campi più un edificio a disposizione del vivaio; nella seconda altri due campi (uno più “riparato” da utilizzare in particolare per le rifiniture) più un edificio per la prima squadra; nella terza tutta la zona dedicata alla foresteria, il punto ristoro, l’infermeria e la press room dedicata alle conferenze stampa. Un gioiellino che le generazioni future potranno godersi e che, con la speranza di tutti, potrebbe contribuire attivamente a riportare un giorno il Cavaliere armato nell’Olimpo del calcio italiano. Questa volta per rimanerci.
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