"Come un padre" non era mica un titolo a caso. E come un papà-nonno Carletto Mazzone, con l'aiuto del nipote, non si è dimenticato di una data importante e ha fatto gli auguri a Pep Guardiola scegliendo con il cuore le parole e, come mezzo, Instagram: "Tanti auguri Pep! Ti vogliamo bene! Ti voglio bene come un figlio. Carlo Mazzone e famiglia".
Il tecnico spagnolo, oggi, ha compiuto 52 anni. Vent'anni fa da calciatore incrociava a Brescia, per la prima volta, Mazzone allenatore: «Una presenza alta, di prestigio, di tradizione - ha raccontato Pep nel docufilm "Come un padre" - E poi lottava contro il potere. Non si nascondeva e non si sentiva debole». La fotografia di quell'epoca: la corsa sotto la curva dell'Atalanta.
Il primo incontro
E pensare - come ha raccontato lo stesso Guardiola - che il primo incontro con Mazzone fu quasi traumatico: «Io arrivavo dal Barcellona, ero stato il capitano. A Brescia trovai Mazzone che come prima cosa mi disse: "Io non ti volevo, non so che fai qua. Io ho già preso Federico Giunti nel tuo ruolo. Ma tu sei intelligente: ti farò giocare". E poi mi ha trattato come un figlio».