Canottaggio, ai mondiali junior 7 medaglie all'Italia: azzurri secondi come piazzamenti in finale

Gli azzurri del 4 con , medaglia d'oro, sul podio (foto ph Canottaggio.org)
Gli azzurri del 4 con , medaglia d'oro, sul podio (foto ph Canottaggio.org)
di Francesco Padoa
6 Minuti di Lettura
Domenica 15 Agosto 2021, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 18:26

Ancora l’Italia sulla cresta dell’’onda, ancora lo sport azzurro che brilla. E dopo l’oro storico nel canottaggio femminile alle Olimpiadi, lo sport del remo continua a raccogliere successi e complimenti. In attesa delle Paralimpiadi, dove si attende quella medaglia che manca dal 2008, il canottaggio italiano ha dimostrato di essere in ottima forma anche a livello giovanile: ai mondiali di Plovdiv, in Bulgaria, gli equipaggi azzurri sono saliti sul podio ben sette volte, su 14 finali in programma. Un oro, cinque argenti e un bronzo (con 27 azzurrini medagliati) il bottino ottenuto dallo squadrone azzurro, che conferma quindi il rilancio di tutto il movimento, a partire  dalla base, di questo sport, indissolubilmente legato a un nome: Abbagnale. L’ultimo oro olimpico, 21 anni fa, fu conquistato da un Abbagnale, Agostino, e a Tokyo l’Italia è tornata all’alloro Olimpico proprio nel regno di Giuseppe Abbagnale (che con il fratello Carmine di Olimpiadi ne vinse due) : eletto presidente della Federazione per il terzo mandato consecutivo, Giuseppe sta riuscendo nell’impresa di riportare il canottaggio italiano ai livelli del passato. Appunto come è successo a Tokyo qualche settimana fa e come è successo in Bulgaria oggi.

SETTE MEDAGLIE

Sette medaglie hanno conquistato gli junior azzurri, che complessivamente valgono il secondo posto dietro le 9 della Germania.  Ma nel medagliere classico, che dà la precedenza agli ori, poi gli argenti e infine i bronzi, l’Italia è a quinto posto, comunque un piazzamento d’eccellenza. Tuttavia appare evidente come i nostri atleti abbiano conquistato più medaglie di ben tre nazioni che ci precedono, e cioè Usa (4 podi ma in testa al medagliere per via dei 3 ori), Romania (3 podi, due ori e un bronzo) e Svizzera (2 ori in tutto). E in fondo, al di là del conteggio standard, il modo più corretto per misurare la potenzialità di un Paese in una certa disciplina, è quello di non fermarsi solo al colore delle medaglie conquistate. Perché, talvolta, il margine tra un oro e un argento è così infinitesimale, talvolta fortuito, che al di là del valore emblematico del piazzamento, non è sufficiente per elaborare una graduatoria ponderata dei valori. Prendiamo il 4 senza femminile, arrivato terzo, ma a soli 13 centesimi dalla Francia argento e a poco più di un secondo dalla Romania oro. All'Italia sarebbe bastato che quel bronzo, sfumato per un soffio, fosse oro, e sarebbe seconda nel medagliere. Non medaglie in più, solo di un colore diverso. Primo, secondo o terzo cambia ai fini della statistica, ma non per una valutazione veritiera del valore sportivo di un Paese.

AZZURRI SECONDI COME PIAZZAMENTI

E allora è giusto, o almeno interessante, guardare il rendimento delle nazioni che hanno partecipato a questi mondiali di Plovdiv sotto un'altra prospettiva. Quella che considera i piazzamenti in finale. Perché l’Italia di medaglie ne ha perse più di una per un soffio, piazzando tre imbarcazioni al quarto posto, tutte ad appena un secondo dal bronzo: il due senza e il doppio femminile, il doppio maschile. La medaglia era lì, a un passo, o meglio una palata.  Allora, quasi per gioco, ma non troppo, diamo un punteggio ai piazzamenti in finale: 6 punti al primo, 5 al secondo, e così a scalare fino al punto assegnato al sesto classificato. E allora la classifica dei risultati assume tutt’altro aspetto, più realistico rispetto al medagliere classico e più corrispondente ai valori complessivi di ogni Paese sceso in acqua.

E secondo questa graduatoria l’Italia si piazza al secondo posto, con 48 punti, appena dietro la Germania a 50, e nettamente davanti agli Stati Uniti con 29. Seguono poi Francia (27), Romania (25) e Svizzera (17).

I RISULTATI

Ma vediamo in sintesi cosa hanno fatto i sette equipaggi azzurri medagliati. L’oro è stato vinto dal quattro con maschile formato da Simone Pappalepore, Emilio Pappalettera, dai gemelli Marco e Luca Vicino (fratelli di Giuseppe Vicino, bronzo olimpico di Tokyo 2020 in quattro senza) e che insieme al timoniere Andrea Pagliaro hanno dominato una finale dove la medaglia d’argento è andata alla Turchia, mentre quella di bronzo alla Francia, staccate rispettivamente di oltre tre e sei secondi dagli azzurrini, neocampioni iridati e nuovamente in cima al mondo della specialità dopo l’ultimo successo datato 2018. La prima delle cinque medaglie d’argento è stata, invece, quella del quattro con femminile di Chiara Benvenuti, Anna Benazzo, Alice Codato, Vittoria Calabrese e Serena Mossi al timone. Troppo forti gli Stati Uniti, che fanno gara a sé per la vittoria, ma alle loro spalle il quattro con rosa italiano è bravissimo a staccare nettamente la Germania per aggiudicarsi la medaglia d’argento. Nel quattro senza maschile sono d’argento Francesco Bardelli, Victor Kushnir, Antonio Distefano e Pietro Gilli, secondi solo ad un’ottima Spagna, ma nettamente davanti alla Germania. Doppia medaglia d’argento per l’Italjunior nel quattro di coppia: a salire sul secondo gradino del podio prima la barca femminile di Francesca Rubeo, Alice Gnatta, Giulia Bosio e Susanna Pedrola che, al termine di una finale tirata, ha ragione per l’argento sulla Germania, mentre l’oro va alla Svizzera. Tra i maschi, dopo un serrate al fulmicotone è secondo il quadruplo di Andrea Licatalosi, Nicolò Bizzozero, Marco Gandola e Francesco Pallozzi che chiude a ridosso della Germania e davanti all’armo della Repubblica Ceca. Il quinto e ultimo argento è stato quello, nel singolo femminile, di Giulia Magdalena Clerici, confrontatasi con l’atleta della Svizzera, neocampionessa mondiale, risultata al termine della gara di un altro pianeta. Alle spalle elvetiche impressiona però la sculler azzurrina, seconda per tutta la finale e che in chiusura resiste al rientro della Grecia, costretta da Giulia al terzo gradino del podio. Nel quattro senza femminile, infine, sono terze Elisa Grisoni, Irene Cravero, Emma Cuzzocrea e Giorgia Sciattella, nella finale più tirata tra tutte quelle azzurre: la Romania medaglia d’oro vince con appena un secondo e 24 centesimi di vantaggio sull’Italia, che a sua volta arriva ad appena 13 centesimi dall’argento della Francia, beffando per la medaglia di bronzo gli Stati Uniti, giù dal podio per soli tre decimi. Per quanto concerne i restanti piazzamenti dell’Italjunior, sono tre i quarti posti: due senza femminile (Chiara Fanciulli, Emma Piersanti), doppio maschile (Marco Dri, Emanuele Bergamin) e otto femminile (Benedetta Pahor, Letizia Mitri, Giorgia Borriello, Victoria Gallucci, Chiara Fanciulli, Caterina Monteggia, Serena Mossi, Aurora Spirito, tim. Beatrice Dileo). Quinto posto per l’otto maschile di Luigi Fragomeno, Martino Cappagli, Santo Zaffiro, Stefano Pinsone, Emanuele Meliani, Pietro Olivieri, Alberto Briccola, Nicolò Gabriele Marelli, tim. Lorenzo Fanchi, e sesta posizione infine per il doppio femminile di Edda Volponi e Alice Bussacchetti e per il singolo maschile di Marco Prati. Il due senza maschile, di Federico Ceccarino e Ferdinando Emanuele Chierchia, unica barca azzurra in finale B, vince la finalina attestandosi al settimo posto assoluto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA