In Brasile i Mondiali senza campioni
molti forfait e tante stelle incerottate

Falcao, Ronaldo e Suarez
Falcao, Ronaldo e Suarez
di Andrea Falla
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Venerdì 6 Giugno 2014, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 21:40
RIO DE JANEIRO - I Mondiali stanno per iniziare. Ha gi avuto inizio la girandola di collegamenti, inviati, telecamere e quant'altro sulla spedizione azzurra e su tutta la rassegna iridata. Ma per quanto lo spettacolo dei campionati del mondo sia attraente e d'impatto, cquesto rischia di essere il Mondiale ricordato per le stelle che non ci sono state. Le stelle già, i top player come li chiamano adesso, quei giocatori che cambiano le partite e sono l'orgoglio della propria nazione. Eppure tra forfait e cerotti, quasi tutti i big delle squadre arrivate in Brasile sono acciaccati o a rischio partecipazione.



MONDIALE SENZA CAMPIONI Il primo della lista è sicuramente Radamel Falcao, bomber colombiano che dopo un grave infortunio al crociato sembrava già fuori mesi fa. Poi la chiamata in ritiro, che poi termina con il "Faccio giocare chi sta bene", dell'attaccante del Monaco, che dice definitivamente addio. Qualcuno è stato più fortunato del colombiano, ma il destino di alcuni giocatori sembra ancora in bilico. Cristiano Ronaldo, oltre al fastidio all'adduttore è alle prese anche con le maledizioni, Suarez si è operato soltanto 15 giorni fa al ginocchio, con Portogallo e Uruguay che senza di loro perderebbero i due pilastri dei rispettivi reparti offensivi. Come non menzionare Ribery, stella della Francia ancora in fase di ripresa, o Messi che arriva al Mondiale dopo una delle stagioni peggiori della sua carriera, con il Barcellona che quest'anno è rimasto con 'Zeru Tituli'. Sono tutti 'fenomeni' delle rispettive squadre, che se assenti o non al meglio, rischiano di compromettere l'intero torneo e anche lo spettacolo stesso. Campioni logorati da stagioni colme di partite, un treno senza sosta che mette in difficoltà anche l'atleta più preparato.



ASSENTI Oltre a quelli che una speranza di andare in Brasile ancora ce l'hanno, ci sono quelli che hanno dovuto abbandonare il sogno Mondiale anzi tempo. Basta pensare all'attaccante del Belgio Benteke, il tedesco Mario Gomez, o l'azzurro Montolivo, infortunatosi proprio in un'amichevole pre-Brasile. Insomma un Mondiale pieno di stelle con i cerotti, e con tanti assenti di grandissimo valore, che per scelte o per problemi di salute, resteranno a casa a vedere le partite dal divano. A questo punto una domanda sorge spontanea: non è che per il troppo show e le troppe partite, rischiamo di perdere il vero spettacolo? Che poi è semplicemente il gioco del calcio, una palla che rotola in porta e la gioia che mette insieme le persone.
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