LANCIANO Esame superato a pieni voti. Sul ring del Palasport di Lanciano il fidardense Charlemagne Metonyekpon si è confermato campione italiano dei superleggeri battendo con verdetto unanime lo sfidante Stefano Ramundo. Un successo netto ed inequivocabile, il 12° in altrettanti match per Charly, in casa dello sfidante sorretto a gran voce dai propri sostenitori. Due giudici lo hanno visto vincitore per 97 a 93 ed il terzo 96 a 94. Un match caratterizzato da continui scambi con lo sfidante teso ad accorciare la distanza ed il campione intento a contrarlo con colpi diritti ed angolati.
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Esperienza e dettagli
La differenza è stata la maggiore precisione del pugile di Castelfidardo, andato sempre a segno con efficacia, e che ha fermato sul nascere le azioni offensive dell'avversario al termine di un match entusiasmante per il ritmo, la velocità e l'agonismo. Il fidardense ha costruito il successo nella prima parte del match e poi controllando nelle ultime riprese. Un successo, sua seconda difesa del tricolore, che gli apre orizzonti interessanti, anche europei. Charlemagne Metonyekpon ha talento, serietà ed è guidato molto bene nella preparazione dai tecnici Marra e Gabbanelli. La speranza è di rivederlo combattere finalmente in casa. Presente alla riunione l'immancabile presidente regionale Luciano Romanella: «Siamo venuti a Lanciano per vincere e non poteva andare diversamente: troppo bravo Charly. Vorrei ringraziare l'amministrazione comunale di Lanciano e la società organizzatrice per la loro squisita ospitalità». «A questo punto, dopo avere vinto due cinture nazionali ed avere messo sotto i migliori della categoria, mantenuto l'imbattibilità in dodici incontri - affermano all'unisono i due tecnici Marra e Gabbanelli - i prossimi giorni a mente sgombra dovremo fare una grossa riflessione. Il titolo nazionale, cui peraltro diamo il valore che merita, non ci basta più: Charly ha mezzi e capacità per andare oltre. Faremo con il ragazzo e con il manager Buccioni una seria riflessione e vedremo come impostare i futuri programmi». «Per ora mi godo questo successo che non era scontato perchè Ramundo è un ottimo pugile e si è speso al meglio - le parole del campione -. Ho piena fiducia nel mio team e quello che mi proporranno cercherò di farlo al meglio delle mie possibilità».
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